domenica 13 gennaio 2013

CON ACQUE SEMPRE NUOVE di A. Zarri da " Quasi una preghiera " ed: Einaudi

Scrostaci , o Dio, la triste polvere dell'abitudine, della stanchezza, del disincanto; dacci la gioia di svegliarci, ogni mattino, con occhi stupiti per vedere gli inediti colori di quel mattino, unico e diverso da ogni altro. Con mani nuove per toccare le cose e riceverne quasi l'impronta sulla carne. Con curiosità perenne, con stupore incontaminato.
Facci svegliare di primo mattino dicendo :"Che gioia, Signore, ho un nuovo giorno da vivere " e coricare la sera pensando : "Ho davanti una notte, tutta compatta e silenziosa, per concentrarmi e pregare e anche dormire: questo arrendersi dolce in una fossa che è preludio dell'alacre risveglio e della rinascita nel domani": Distruggi in noi la stanchezza del ripetuto nella coscienza dell'inedito in cui siamo perennemente immersi.

fotografia P. Reggio

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