domenica 3 agosto 2014

VESPRO D'AGOSTO ( Gabriele D'Annunzio)

Rientran lente da le liete pesche
    sette vele latine,
e portan seco delle ondate fresche
    di fragranze marine.

Son bianche, rosse, gialle e su ci raggia
    l'occhiata ultima il sole;
s'allunga a l'aura una canzon selvaggia
    d'amore e di viole.

Ne 'l ciel di perla le rondini brune
    ricaman voli a sghembo;
non si vede del mar là tra le dune
    che un cinereo lembo.

Il fiume è pieno di riflessi ; a schiera
    le sette vele stanche
vengon innanzi insieme con la sera:
    son gialle, rosse, e bianche.

5 commenti:

  1. D'Annunzio è un grande anche quando veleggia tra i colori del mare e del fiume... questa mi ricorda un po' l'atmosfera di Furit Aestus, e a te?

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  2. Cerco una cazzo di parafrasi di questa merda

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  3. Uno splendido quadretto di maniera. Garbato. Nitido. E così facile da capire…

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