lunedì 18 febbraio 2019

UNA ROSA E MILTON ( JORGE LUIS BORGES

Delle generazioni delle rose
nel profondo del tempo consumate
voglio che una si salvi dall'oblio,
una che nulla distingue tra quanto

è svanito. La sorte mi riserva
il dono d'essere io a fare il nome
del fiore silenzioso, di quell'ultima
rosa che Milton accostò al suo viso,

senza vederla. Oh tu vermiglia o gialla
o bianca rosa d'un giardino spento,
lascia magicamente il tuo passato

immemorabile e nel verso splendi,
sia tu sangue, oro, avorio o notte, quale
nelle sue mani, invisibile rosa.

venerdì 1 febbraio 2019

LA CASA ( CESARE PAVESE)

L'UOMO SOLO ASCOLTA LA VOCE CALMA
CON LO SGUARDO SOCCHIUSO, QUASI UN RESPIRO
GLI ALITASSE SUL VOLTO, UN RESPIRO AMICO
CHE RISALE, INCREDIBILE, DAL TEMPO ANDATO.

L'UOMO SOLO ASCOLTA LA VOCE ANTICA
CHE I SUOI PADRI, NEI TEMPI HANNO UDITO, CHIARA
E RACCOLTA, UNA VOCE CHE COME IL VERDE
DEGLI STAGNI E DEI COLLI INCUPISCE A SERA.

L'UOMO SOLO CONOSCE UNA VOCE D'OMBRA,
CAREZZANTE, CHE SGORGA NEI TONI CALMI
DI UNA POLLA SEGRETA; LA BEVE INTENTO,
OCCHI CHIUSI, E NON PARE CHE L'ABBIA ACCANTO.

E' LA VOCE CHE UN GIORNO HA FERMATO IL PADRE
DI SUO PADRE, E CIASCUNO DEL SANGUE MORTO.
UNA VOCE DI DONNA CHE SUONA SEGRETA
SULLA SOGLIA DI CASA, AL CADERE DEL BUIO.