venerdì 26 ottobre 2018

HO APPRESO A VIVERE SEMPLICE E SAGGIA ( ANNA ACHMATOVA 1889-1966)

HO APPRESO A VIVERE SEMPLICE E SAGGIA
A GUARDARE IL CIELO, A PREGARE IDDIO,
E A VAGARE A LUNGO INNANZI SERA,
PER FIACCARE UN'INUTILE ANGOSCIA.

QUANDO NEL FOSSO FREME LA LAPPOLA
E IL SORBO GIALLO-ROSSO PIEGA I GRAPPOLI,
COMPONGO VERSI COLMI DI ALLEGRIA
SULLA VITA CADUCA, CADUCA E BELLISSIMA.

RITORNO. UN GATTO PIUMOSO MI LECCA
IL PALMO, FA LE FUSA PIU' AMOROSO,
E UN FUOCO VIVIDO DIVAMPA AL LAGO
SULLA TORRETTA DELLA SEGHERIA.

SOLO DI RADO UN GRIDO DI CICOGNA,
VOLATA FINO AL TETTO, SQUARCIA IL SILENZIO,
E SE TU BUSSERAI ALLA MIA PORTA,
MI SEMBRA, NON SENTIRO' NEMMENO.

lunedì 1 ottobre 2018

DA LUNGI ( VENCESLAO IVANOV 1866- 1949)

SOAVE, SPERDUTA E QUASI IMPORTUNA
DA QUANTO CH'E' SOLA,  UN'UNICA NOTA
DA LUNGI SINGHIOZZA NELL'ARIA GIA' BRUNA.
OH FLAUTO D'ALTROVE, OH VOCE REMOTA!

SI STRUGGE LA NOTTE? O IL SANGUE S'ACCENDE?
( OH CUORE, PRIGIONE D'ASSORTE SORGENTI...)
QUEL SUONO SPEZZATO DI NUOVO MI RENDE
L'INCANTO ORMAI SPENTO DI NOTTI SPLENDENTI.

NEL SANTO SILENZIO L'ORECCHIO BAMBINO
LANGUENDO ODE UN'ECO D'ARCANO LAMENTO:
SONNAMBULA L'ANIMA E' ANCORA IN CAMMINO
NEL SUO DORMIVEGLIA... E IL CERO S'E' SPENTO...

NON VEDO CHE MARE, CHE ONDA SU ONDA.
SIRENA MI CHIAMA DA ISOLE MUTE.
"RICORDA!", OLTRE I FLUTTI MI GRIDA LA SPONDA
DEI GIORNI SOMMERSI, DELL'OMBRE PERDUTE.