mercoledì 30 gennaio 2013

QUESTO GELO

QUESTO GELO
QUESTO INVERNO
QUESTO GENNAIO
LO VORREI SOPRA IL CUORE.

LA NEVE DELLE LANGHE
SULLE COLLINE
TRA I FILARI
LA VORREI COME AMANTE.

ERA COSI'
ERO SIMILE A UN'OMBRA DI NOTTE.

fotografia P. Reggio

martedì 29 gennaio 2013

PER NON MORIRE...

DAL PROFONDO
METTO IN ORDINE LE COSE
CERCO PAROLE.

AUTODIDATTA
ARTISTA PER VIVERE.

PER NON MORIRE
UN'ALTRA VOLTA ANCORA
PIANGO LE LANGHE E IL MARE.

fotografia P. Reggio

lunedì 28 gennaio 2013

GLI ALBERI (Nikolaj Stepanovic Gumilev 1886-1921)

So che agli alberi, e non a noi,
E' data la grandezza di una vita perfetta.
Sulla terra benevola, sorella delle stelle,
Noi siamo in esilio, e loro in patria.

Nel profondo inverno in campi vuoti
Tramonti rosso rame, aurore
D'ambra gli insegnano il colore, -
Popoli liberi, verdi.

Vi sono Mosè tra le querce,
Marie tra le palme... Le loro anime, certo,
Inviano l'una all'altra un invito sommesso
Con l'acqua, zampillante nell'oscurità immensa.

E nelle viscere della terra, affilando un diamante,
Frantumando il granito, le fonti gorgogliano veloci,
Le fonti cantano, urlano - dov'è spezzato un olmo,
Dove s'è svestito del fogliame un sicomoro.

fotografia P. Reggio



domenica 27 gennaio 2013

POPOLO CONTRO POPOLO, UOMO CONTRO UOMO di A. Zarri da "Quasi una preghiera" ed. Einaudi

...
Per tutte queste violenze internazionali e nazionali, perpetrate dalla politica oppressiva, ti scongiuro Signore. Strappa dal petto dei capi il loro cuore pietrificato dal potere e metti, al posto suo, un cuore di carne, come dice il profeta. dà loro senso di giustizia, animo di comprensione, viscere di compassione: che gli avversari non siano trattati da nemici e che i  nemici non siano trattati da mostri solo da eliminare.. E non è neanche facile, Signore, distinguere tra avversario politico e nemico; ma anche a questi avversari, o nemici che siano, dona serenità nel giudizio, lealtà nella lotta, rispetto degli innocenti e perdono dei colpevoli....

fotografia P. Reggio

sabato 26 gennaio 2013

DOMENICHE D'INVERNO, POMERIGGI ( Juan Ramon Jiménez )

Domeniche d'inverno, pomeriggi
quando tutti son fuori!

... Il sole verdegiallo giunge,
puro, agli angoli freddi;
nelle rose curate,
la mattina, con casto
amore s'ode
la luce.
    Sembra
codesta ora irreale un libro mio.

Vado e sorrido per tutta la casa
odorando con l'anima,
raccolgo e bacio il pane ch'è caduto.


fotografia P. Reggio


martedì 22 gennaio 2013

SUITE NEVOSA (Harry Martinson 1904-1978)

Nei giorni stupendi prima che ci si accechi
solitario canta il vento di neve
nell'inverno del puro pensiero,
il mondo del vero gelo
dai tornanti onestamente bianchi.

Belli gli animali
creati per queste candide sale:
la lepre bianca,
la bianca civetta che cambia d'albero senza rumore,
l'ermellino che scorre via.

fotografia P. Reggio

domenica 20 gennaio 2013

SOTTO LA NEVE,PANE di A. Zarri da "Quasi una preghiera" ed: Einaudi

Dacci, dunque, Signore, di comprendere il messaggio segreto dell'inverno: di attendere la nuova primavera nel pensiero, nella speranza, nell'attesa di cieli nuovi e delle terre nuove che tu farai risorgere dalle ceneri del mondo, quando anche questo mondo conoscerà non solo il sonno dell'inverno ma la devastazione della fine.
Ma nemmeno per lui sarà la fine perché, se deve risorgere l'uomo, deve risorgere anche la sua casa: questa dolce casa di terra, di acqua, di prati, di stelle, questa dolce patria di giorni, di notti, di stagioni che non è un esilio, come una certa ascesi pretendeva di insegnarci, ma è la casa e la patria che tu hai fatte per noi. Anch'essa ci accompagnerà nella morte e ci accompagnerà nella resurrezione.


fotografia P. Reggio

sabato 19 gennaio 2013

FAI BENE LA TUA PARTE, STA LI' TUTTO L'ONORE ... : "SIG.RA GEORGE REECE "di E.L. Master (1869-1950)

A questa generazione vorrei dire:
mandate a memoria anche solo pochi versi
di verità o di bellezza.
Vi potrebbero servire nella vita.
Mio marito non ebbe nulla a che fare
con il fallimento della banca - era solo cassiere.
Il crac fu dovuto al presidente, Thomas Rhodes,
e al suo fatuo figlio senza coscienza.
Però hanno mandato in prigione mio marito,
e io sono stata abbandonata coi bambini
da nutrire e vestire e dargli un'istruzione.
E io l'ho fatto, e li ho avviati nel mondo
tutti puliti e forti,
e tutto per merito della saggezza di Pope, il poeta:
"Fai bene la tua parte, sta lì tutto l'onore":

martedì 15 gennaio 2013

domenica 13 gennaio 2013

CON ACQUE SEMPRE NUOVE di A. Zarri da " Quasi una preghiera " ed: Einaudi

Scrostaci , o Dio, la triste polvere dell'abitudine, della stanchezza, del disincanto; dacci la gioia di svegliarci, ogni mattino, con occhi stupiti per vedere gli inediti colori di quel mattino, unico e diverso da ogni altro. Con mani nuove per toccare le cose e riceverne quasi l'impronta sulla carne. Con curiosità perenne, con stupore incontaminato.
Facci svegliare di primo mattino dicendo :"Che gioia, Signore, ho un nuovo giorno da vivere " e coricare la sera pensando : "Ho davanti una notte, tutta compatta e silenziosa, per concentrarmi e pregare e anche dormire: questo arrendersi dolce in una fossa che è preludio dell'alacre risveglio e della rinascita nel domani": Distruggi in noi la stanchezza del ripetuto nella coscienza dell'inedito in cui siamo perennemente immersi.

fotografia P. Reggio

mercoledì 9 gennaio 2013

secondo giorno di nebbia...

La nebbia avvolge da due giorni la nostra città, tutto è ovattato e freddo. Dal grigio emergono nere le cime dei pini, le draghe al fiume sembrano dinosauri con le fauci pronte a colpire, si distingue il campanile   per la luce verdastra dell'orologio. Nel bosco si sente il richiamo di uccelli e un sommesso fruscio viene dai cespugli di rovi ancora tutti verdi. Grigio il cielo, non ci sono più le Alpi e le Langhe,i portici illuminati sono l'unico rifugio dalla penetrante umidità. Un pò di sole, prego!



fotografia P. Reggio

domenica 6 gennaio 2013

"Vorrei pregarti per questa terra di terra " di Adriana Zarri da : Quasi una preghiera " ed. Einaudi

    Dacci rispetto per ogni animale e ogni pianta ; facci comprendere che non solo la rosa è bella, ma anche i rovi e le ortiche dei fossi; e non soltanto la farfalla, ma anche il bruco che rosica le foglie e il lombrico che, umile e paziente, scava le sue gallerie sotto la terra rendendola più soffice e più fertile. E dacci cuore per amare le rose e le spine, la rugiada e anche il fango. Dacci occhi attenti per cogliere le accensioni dei tramonti e i pallori delle nebbie, i doviziosi rossi e le sfumature morbide del grigio, lo splendore del sole e il pallore della luna. Dacci orecchie sensibili per ascoltare lo scoppio del tuono e il fruscio della brezza, il canto del gallo mattutino e il tonfo della rana nello stagno. Dacci narici attente per cogliere l'inebriante profumo della prima erba e l'odore amaro delle foglie cadute e macerate, la fresca fragranza dei fiori e il sentor greve della terra crepitante nel sole. E dacci mani amorose per sfiorare la frescura del prato e la scorza rugosa delle piante, per impastarsi con la terra e affondarsi nel pelo morbido di un gatto.


fotografia P. Reggio

sabato 5 gennaio 2013

un caldo sabato di gennaio...

Caldo sabato di gennaio; il termometro segna 25 gradi, il cielo è azzurro e rosa, la neve sulle Alpi lascia intravedere già il bruno della roccia, le Langhe sono color violetto. Su alcuni balconi ci sono ancora i gerani fioriti che fanno uno strano contrasto con le luminarie natalizie, i bulbi di giacinti e di narcisi sono ansiosi di sbocciare, sulla riva riparata di un fosso è fiorita una timida primula. il gatto dei vicini si sente molto stanco e non si muove dalla panchina al sole. i passerotti stanno dando una festa nella siepe.Un giorno di primavera inoltrata.


fotografia P. Reggio



giovedì 3 gennaio 2013

MATTINO D'INVERNO (Rainer Maria Rilke 1875-1926)

LA CASCATA NEL GELO E LE TACCOLE
NASCOSTE NELLO STAGNO, AMORE,
CHE HAI LE ORECCHIE ROSSE
E ANCORA GIOCHI COME UN BIMBO.

IL SOLE SULLE LABBRA, SOGNANDO
UN SUONO DOLCE SOSPESO TRA I RAMI
E NOI CHE ANDIAMO PIENI
DELL'AROMA FORTE DEL MATTINO.


fotografia P. Reggio

martedì 1 gennaio 2013

BUON ANNO !!! di Enrico Panzacchi

   Van le novelle buone,
vola il felice augurio
al povero tugurio
e a la ricca magione.

   Sui margini del mondo
col grembo pien di fiori,
comparve ai primi albori
il fanciullo giocondo.

   "Chi ne vuol, chi ne vuole?"
Da le piccole mani
piovon su gli umani
le rose e le viole.

   Con le vaghe sembianze
ondeggianti nel sole,
"Chi ne vuol, chi ne vuole?"
piovon le speranze.

   O pargolo fatale,
che tra le rosee dita
ci mostri de la vita
il simbolo immortale,
 
   che spandi nell'ignoto
il sorriso d'un Dio,
salve! La terra è un pio
altare a te devoto,

   mentre le nuove buone
volano e il lieto augurio
al povero tugurio
e a la ricca magione.


fotografia P. Reggio