domenica 14 luglio 2013

IL GRILLO DEI CAMPI E IL GRILLO DEL FOCOLARE (John Keats 1795-1821)

La poesia della terra mai non muore.
Quando tutti gli uccelli sono stanchi
sotto il sole bruciante e si nascondono
nell'intrico degli alberi, una voce
corre di siepe in siepe intorno al prato
dalla falce tagliato. E' questo il grillo
dei campi, il capintesta della festa
dell'estate, che mai smette il suo canto
ma tutto il tempo stride, e quando è stanco
cerca riposo sotto un filo d'erba.
La poesia della terra mai non muore.
D'inverno, in una sera solitaria,
quando il silenzio è opera del gelo,
ecco sprizzare dalla stufa il canto
del grillo del focolare, che cresce
più cresce il caldo. E a chi vaga smarrito
tra sonno e veglia par di udire il grillo
dei campi all'opra tra l'erba dei colli.

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