mercoledì 1 giugno 2011

IL SENSO TEATRALE DELLA DIVA SENZA VOCE . GANNA WALSKA DA "STORIE DI INSOSPETTABILI GIARDINIERI DI DELFINA RATTAZZI ED. CAIRO EDITORE

seguito,
Ganna Walska è stata il modello per la storia della seconda moglie di Charles Foster Kane in Quarto potere,di Orson Welles,uno dei film più memorabili della storia del cinema. Ma al contrario del personaggio di Susan Alexander, cantante d'opera priva di talento ma spinta dal denaro e dall'ambizione di Kane, la Walska non si dà per vinta, non sprofonda nell'alcol e nell'ozio. Divorziata, coperta di gioielli e con un appannaggio di un milione di dollari di allora, si stabilisce a Parigi.Conduce una vita mondana sfrenata. Lascia la Francia invasa dai nazisti e approda, sola, a new York, una città che non ama. Si lascia sedurre da un misticismo da paccottiglia. E' il suo ultimo marito, Theos Bernard, a convincerla ad acquistare la proprietà di Montecito, che appartiene a un vivaista raffinato e pullula già di cactus, agavi e aloe.Bernard pratica lo yoga con un'assiduità tale che riesce ad annodarsi come un elastico. Vuole ospitare rifugiati tibetani a Montecito, che all'inizio si chiama Tibetland, ma il governo americano nega il visto ai monaci buddisti.
Il divorzio da Bernard nel 1946 lascia Ganna Walska libera di creare il suo giardino, composto in gran parte di piante adatte al clima semidesertico della zona.Tibetland diventa Lotusland, dalle vasche rigurgitanti di fiori di loto che iniziano a comparire fra viottoli e sassi.



continua....

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