domenica 6 settembre 2015

MERIGGIO ( ANNA MANDER-CECCHETTI 1832-19229

Giunge il sole frastagliato
tra le fronde dei querceti;
mi sussurrano da lato
i mosconi irrequieti ,
ferve un mondo, sotto i faggi,
di formiche e scarafaggi.

Laggiù i pioppi del cammino
mi sorridon con cent'occhi;
fa il suo verso un uccellino
quasi presso a' miei ginocchi ,
stride e vola una pernice
rasentando la pendice.

Alla vita rigogliosa
onde il piede ha così bello,
par che guardi dispettosa
la rovina del castello,
dove ascose al raggio infido
fan le vipere il lor nido.

Senza nuvole risplende
il seren del firmamento,
tutto intorno non s'intende
voce d'uomo ne' d'armento ;
nessun alito vagante
non bisbiglia tra le piante.

Nel silenzio, come stanco,
si riposa tutto il bosco,
le farfalle un punto bianco
qua e là segnano nel fosco,
e fra l'ombre deliziose
par che pensino alle cose,

che maturin nel mistero
l'opra arcana della vita,
dove perdesi il pensiero
come in tenebra infinita,
come barca vagabonda
in un mar che non ha sponda.

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