mercoledì 22 aprile 2015

PRIMAVERA A PARIGI DESCRITTA DA SIMENON ( e tradotto magnificamente da Marina Di Leo ;da Un Natale di Maigret e altri racconti ed. Gli Adelphi)

L' indomani Parigi fu benedetta da una di quelle giornate che la primavera elargisce solo tre o quattro volte all'anno - quando si degna di essere generosa - una di quelle giornate che bisognerebbe assaporare come un sorbetto, senza occuparsi di nient'altro, come si faceva da bambini. Tutto era buono, leggero, inebriante di qualità sopraffina : l'azzurro del cielo, la vaporosa leggerezza delle poche nuvole, la brezza che ti accarezzava improvvisa a una svolta della strada e il lieve fremito degli ippocastani che induceva a sollevare lo sguardo verso le loro infiorescenze dal profumo zuccherino. Un gatto sul davanzale di una finestra, un cane accucciato sul marciapiede, un calzolaio in grembiule di cuoio sulla soglia della sua bottega, un banale autobus verde e giallo che passava, tutto era prezioso quel giorno, tutto rallegrava il cuore.

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