sabato 4 maggio 2013

L'ACQUAZZONE ( Ada Negri)

Si spalancano in ciel, dopo lo scroscio
dell'acquazzone, ampie finestre azzurre
fra le nubi; le nubi a grado a grado
lievi e bianche si fanno, e d'oro gli orli
ne tinge il sole ; e quel fiorir cilestre
fra quel bianco che palpita è sì dolce
che il mio cuore col ciel torna fanciullo.
Con trasparenze di pacato fiume
l'asfalto della via specchia il remeggio
delle nubi e il seren degli spiragli
chiusi e schiusi a capriccio. Io mi smarrisco
fra due cieli; ma il basso, che a' miei piedi
si move, corso è pur da squallide ombre
nere, alla mia sorelle; e da veloci
rombanti mostri, del color del sangue.

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