lunedì 3 settembre 2012

RISTORO (ADA NEGRI 1870-1945)


Peso immoto di nubi
che mi spossava, or s'è disciolto. All'ombra
del boschetto di querce su le spesse
fronde tamburellar sento le prime
gocce di pioggia. O senso
di liberata, rorida freschezza!
Dolce. Più dolce quando sulle mani
e sul volto proteso alcuna stilla
ricevo.

   Piovon su di me le gocce
rade ma grevi, diacce e ardenti insieme,
nell'ombra verde. E le mie mani e il viso,
e, non so come, il cuore,
hanno acerbezza e purità di foglia.


fotografia Piero Reggio

Nessun commento:

Posta un commento