mercoledì 9 maggio 2012

il giardino di Kerdalo di Peter Wolkonsky da "Storie di insospettabili giardinieri di D. Rattazzi Cairoeditore

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Il principe russo emigrato inizia a creare il giardino di Kerdalo, nelle Cotes d'Armor, in Bretagna, nel 1965, a sessantacinque anni. E' considerato uno dei giardini più emozionanti del mondo. Wolkonsky cercava un appezzamento di terra acida. Quando trova questa proprietà agricola abbandonata, di diciotto ettari, vicino al fiume Jaudy, per prima cosa la spiana con i bulldozer. Alza la casa, in pietra, di un piano. Crea canali per l'acqua che permettono di realizzare uno stagno. Nel clima oceanico temperato, con acquazzoni frequenti, prosperano piante come il gigantesco echium piniana, la gunnera, l'esotica rodgersia e i cornus. Viali piantati di camelie rosse circondano la collezione di oltre cinquanta varietà di magnolia. Pitosfori, cipressi dorati e un'intera collina piantata ad aceri giapponesi, sono la testimonianza della passione di Wolkonsky per gli alberi pregiati.
I camminamenti stretti e le specie vegetali piantate fitte, che danno il senso di una giungla naturale densa di sorprese, fanno di Kerdalo un giardino affine alla sensibilità moderna. I colori dei fiori e del fogliame rivelano il gusto pittorico dell'ideatore di questo spazio. Prati dove si susseguono il viola pallido del Geranium pratense striatum, le spighe rosa tenue del Penstemon "Evelyn", le testine rosso spento dell'"Allium sphaerocephalon, le margheritine gialle dell'Erigeron karvinskianus, sono interrotti da piante dalla fioritura azzurro cielo. A Kerdalo sono state sviluppate varietà uniche di Hydrangea macrophylla,l'ortensia dai fiori che sembrano pizzo. Ceanothus dai fiori blu intenso, felci rare, rabarbari ed euforbie tradiscono l'ammirazione per il nuovo giardinaggio inglese, architettonico e un pò selvaggio.
L'unica rosa ammessa ad arrampicarsi sulle mure di Kerdalo è la Madame Gregoire Staechlin, che in giugno si ricopre di corolle rosa acceso.C'è una zona che celebra anche lo spirito classico nel giardino. Due giganteschi allori, potati perfettamente a forma di uovo, fanno la guardia a quattro parterre quadrati dove crescono piante erbacee nei toni del rosa, del grigio e dell'azzurro. Sulla scalinata doppia in pietra le margheritine non vengono tagliate e i rampicanti non vengono potati, contribuendo all'aspetto un pò incolto di questo paradiso botanico che ospita migliaia di piante inusuali. Fra i cespugli di agapanthus e di acanto, le nepete, le salvie e le pergole fiorite di glicine bianco, si snodano sentieri in ciottoli disegnati da Wolkonsky. ...














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