mercoledì 29 giugno 2011

LA CASA DI RUE FORTUNEE ULTIMA DIMORA DI HONORE' DI BALZAC (DA TORRI D'AVORIO DI G.SCARAFFIA ED EXCELSIOR 1881)

...Sei vedute di Napoli adornavano il corridoio che portava alla scala. Un tappeto rosso e nero si snodava sui gradini, lambendo i grossi vasi cinesi, alla luce di una magnifica lanterna appesa a un cordone di seta scarlatta. In piedi su una console di Boulle, le braccia incrociate sul saio, un sorriso assorto sul viso pieno e i capelli scomposti da un soffio interiore, stava il piccolo Balzac in marmo di Carrara, ritratto in vestaglia da Puttinati durante un soggiorno a Milano dieci anni prima. Accanto alla maschera funebre di Napoleone c'erano alcune incisioni, tra cui un Cristo di Durer. Di lì lo scrittore poteva accedere direttamente alla cappella di Saint-Nicolas. Balzac era molto fiero di quel privilegio. "Un giro di chiave e sono a messa...Tengo più a quella tribuna che al giardino" aveva confidato un giorno a Hugo.
Sul pianerottolo s'affollavano disegni, statuette e litografie. Grandi fiori esotici in diverse tonalità di rosso s'allungavano nella folta moquette nera del primo piano. Un damasco verde rivestiva le pareti dell'anticamera, un canapè e una sedia intarsiata. Due armadi Luigi XIII ugualmente intarsiati, stavano ai lati del canapè. Due figurine di Saxe e una pendola sostavano su una console di legno di rosa. Il vaso da notte della Pompadour troneggiava accanto allo sfarzoso sedile del gabinetto a forma di poltrona, rivestito di velluto verde. Una ninfa neoclassica di Girodet vegliava sull'intimità, profumata dalle rose di un prezioso vaso da notte di Sevres in porcellana dorata........

Balzac ritratto da Puttinati

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