domenica 15 maggio 2011

IL TERMINE "IMPRESSIONISMO" CONIATO PER DERISIONE, DAL LIBRO "VORTICI DI GLORIA" DI IRVING STONE ED. TEADUE

Uno scrittore, Louis Leroy, per il giornale "Le Charivari", accompagnò un ipotetico pittore delle Beaux-Arts alla mostra e scrisse ciò che appariva una satira dal titolo:"Esposizione degli Impressionisti"
Pazientemente, con aria assolutamente ingenua, l'ho guidato davanti a "il campo arato"(brina) di Pissarro.Alla vista di quel paesaggio stupefacente il brav'uomo credette che le lenti dei suoi occhiali fossero sporche.
"Che cosa diavolo è?"
"Della brina su solchi arati a fondo"
"Questi solchi?Questa brina? Ma sono raschiature di tavolozza buttate uniformemente su una tela sporca.Non ha nè capo nè coda, nè cima nè fondo, nè davanti nè dietro."
"Forse.Ma l'impressione c'è."
"E questo che cosa è?"
"Un frutteto di Sisley....l'albero sulla destra;l'impressione....."
"E questo quadro che cosa descrive?"
"E' Impressione:il sorgere del sole di Claude Monet".
"Impressione!Ne ero certo. Dal momento che ne sono stato impressionato, ci doveva essere una qualche impressione in esso.la carta da parato nel suo stato embrionale è più perfetta di questa marina.Oh, Corot, Corot, quali crimini si commettono in tuo nome!".
Così,da una facezia,fu coniato un nuovo nome:Impressionismo.Così Monet e Camille, che, seduti davanti al caminetto di Pontoise, avevano fondato la Societè Anonyme ed erano responsabili della mostra, insieme a Sisley furono anche responsabili della nascita della loro nuova etichetta.
I giornali, i critici, i commentatori, il pubblico la adottarono.
"Impressionismo". Un termine di derisione che provocava ilarità sfrenata ogni volta che veniva pronunciato.


Pissarro:Il campo arato o Brina







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