martedì 31 maggio 2011

IL SENSO TEATRALE DELLA DIVA SENZA VOCE . GANNA WALSKA DA "STORIE DI INSOSPETTABILI GIARDINIERI DI DELFINA RATTAZZI ED. CAIRO EDITORE

 Lotusland, a Montecito, in California, a pochi chilometri da Santa Barbara, è un giardino che sembra uscito dall'immaginazione, un pò perversa, di Lewis Carrol. Nello spazio dedicato al giardino topiario c'è un parterre di quasi dieci metri di diametro. E' un orologio solare funzionante, diviso in dodici spicchi e ricoperto di piante grasse. I segni dello zodiaco, in rame, adornano ogni segmento orario. attorno, orsi e pavoni scolpiti nel bosso o nel ligustro formano una sorta di giostra surreale. la creatrice di questo spazio molto apprezzato dai botanici per le piante rare che vi crescono si comportava, piuttosto spesso, come la regina cattiva di Alice nel paese delle meraviglie.Teatrale, autoritaria, del tutto disinteressata al nome delle sue piante, Ganna Walska, scomparsa a novantadue anni nel 1984, si è guadagnata un posto fra i giardinieri di genio della fine del secolo scorso.Gli applausi che non ha ottenuto sui palcoscenici come soprano, le sono arrivati dalla sua visione unica, che mescola, in modo sorridente, il collezionismo serio al kitsch più sfacciato. Nata Hanna Puacz nel 1887 in Polonia, Madame Walska ha avuto sei mariti, uno più ricco dell'atro. Da giovane era bellissima e sembra che a trent'anni ne dimostrasse quindici. Cresce con il sogno di diventare una diva dell'opera. Uno dei suoi ricchissimi mariti americani, Harold Fowler McCormick, erede di un impero editoriale, finanzia le sue lezioni di bel canto e riesce a farle calcare il palcoscenico del teatro dell'Opera di Parigi nel 1923. E' una serata di beneficenza ma l'ambiziosa soprano polacca si deve esibire nella difficile patte di Gilda nel  Rigoletto. La recensione del settimanale Time è implacabile: più che cantare la Walska squittisce. Non ha un filo di voce.



continua.....

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