sabato 9 febbraio 2013

L'INVERNO E TE, COSI' PRESTO MUTATA (A. De Musset 1810-1857)

Come amo il primo brivido d'inverno!
La stoppia che rifiuta di piegarsi
al cacciatore che la calca! Quando
la gazza viene ai campi profumati
dal fieno verde, quando in fondo al vecchio
castello si risveglia il focolare;

è tempo di città. - Oh, l'anno scorso,
quando vi ritornai, ed il buon Louvre
io vidi e la sua cupola, e Parigi
ed il suo fumo e tutto il bel reame
(nel vento il grido dei cocchieri ancora

sento), come mi piacque il tempo grigio,
e i passanti e la Senna, sotto i mille
lampioni assisa come una regina!
Stavo per riveder l'inverno. E te,

mia vita, e te! Oh, nei tuoi lunghi sguardi
stavo per ritemprare la mia anima;
e salutavo i muri tuoi! Perché,
chi me l'avrebbe detto che il tuo cuore
così presto per me era mutato?





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