venerdì 6 aprile 2012

UNA POESIA DI FINISSIMO SPIRITO EVANGELICO DI GIOVANNI PASCOLI DEL QUALE RICORRE OGGI IL CENTENARIO DELLA MORTE

E Gesù rivedeva, oltre il Giordano,
campagne sotto il mietitor rimorte:
il suo giorno non molto era lontano.

E stettero le donne in sulle porte
delle case, dicendo : "Ave, Profeta!".
Egli pensava al giorno di sua morte.

Egli si assise all'ombra d'una meta
di grano, e disse :"Se non è chi celi
sotterra il seme, non sarà chi mieta:"

Egli parlava di granai ne' Cieli:
e voi, fanciulli, intorno a lui correste
con nelle teste brune aridi steli.

Egli stringeva al seno quelle teste
brune; e Cefa parlò :"Se costì siedi,
temo per l'inconsutile tua veste"

Egli abbracciava i suoi piccoli eredi:
 - Il figlio - Giuda bisbigliò veloce -
d'un ladro, o Rabbi, t'è costì tra i piedi ;

Barabba ha nome il padre suo, che in croce
morirà - Ma il Profeta, alzando gli occhi :
- No, - mormorò con l'ombra nella voce ;

e prese il bimbo sopra i suoi ginocchi.

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