venerdì 2 marzo 2012

si può chiamare amore...

Penso a mia moglie
al suo destino
bizzarro
come una pallina in una roulette.
Il gioco è fatto
il suo numero
dovevo essere io.
Doveva andare
e dimenticare,
ha ricordato
ed è rimasta.
Gira la roulette
salta la pallina
il numero è uno solo.
Il numero che ha scelto.
Sbagliato.
E non sa
smettere di giocare.


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