domenica 20 marzo 2011

diario di campagna di una signora inglese del primo novecento(Edith Holden)ed. mondadori

20 MARZO:Andata di nuovo al campo delle giunchiglie; i boccioli stanno aprendosi sul giallo.Ho trovato due nidi di tordo entrambi in cespugli di agrifoglio,un nido era vuoto,nell'altro c'era l'uccellino accovacciato.Guardava verso di me con occhi arditi e vivaci e io non potei disturbarlo,anche se avrei desiderato dare una rapida occhiata alle uova macchiettate di blu.Ho trovato qualche fiore verde di ranuncolino muschiato.


Marzo: (righe scritte di prima primavera , W.Wordsworth)

Udivo mille note armoniose
mentre sedevo in un boschetto,preso
da quell'umore in cui pensieri dolci
portano all'animo pensieri tristi.

Al suo splendore la Natura univa
l'animo umano che fremeva in me,
e doleva il cuor mio,considerando
ciò che dell'uomo ha fatto l'uomo.

In quel verde recesso, fra le primule
trascinava ghirlande la pervinca
ed io son certo che ogni fiore gode
dell'aria che respira.

Saltellavano attorno a me gli uccelli,
cantando.Ciò che pensano non so.
Ma ogni loro minimo sussulto
pareva un fremito di gioia.

Aprivano i ventagli i rami in boccio
per coglier l'aria corsa dalle brezza,
e non potei far altro che pensare
al piacere presente in ogni cosa.

Se questa fede me la manda il cielo,
se questo di Natura è il sacro piano,
non devo rattristarmi quando penso
ciò che dell'uomo ha fatto l'uomo?



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