lunedì 21 marzo 2011

da "alcuni padri e un gatto (un eremo non è un guscio di lumaca ) Adriana Zarri ed. Einaudi

Ho detto del mio gattino bianco che veniva a darmi il buon giorno. Non c'è più. Era l'ultimo rimasto del parto invernale della gatta,ed era destinato ad altri.L'ho regalato a un carmelitano che sta attrezzando una casa,non lontano da qui,per dei suoi confratelli.Avevano bisogno di un micio,sia per i topi che per compagnia;e io ho contribuito,con questo apporto vivo, estremamente domestico,all'insediamento della comunità.Direte che è un contributo piccolo ma, se lo dite, siete in errore:significa che non sapete che cos'è un micio. Un micio si acciambella sulle sedie, in un bel rotolino di pelo morbido;un micio si strofina sui piedi,guardando in su; un micio salta sulle ginocchia e fa le fusa:questo sommesso brontolio d'amore che riserva all'amico. Senza un micio una casa è meno casa:meno domestica.Con questo non voglio accampare meriti con i miei amici religiosi, perchè il gattino non mi costava nulla; ma era ugualmente un dono significativo perchè in una casa, dopo i mobili, ci va un gatto.

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