Una stella m'è apparsa
di prima sera
e così bella
da attrarre tutto di me
ogni mio senso
ed ho seguito
senza un colpo del ciglio
la sua parabola celeste.
Come per trarre il respiro
nel faticoso cammino
sostava un istante
e dal petto in affanno
nella luce ancora rossa
dell'occaso
lasciava sgorgare
un fiotto di sangue:
sfregiata stella.
Ma a poco a poco
pur dolorosa in sembiante
s'è chiusa la ferita
che la faceva sanguinare
e nella luce divenuta blu
mostrando il suo splendore
ha seguitato a camminare.
La mia stella tramonta.
La seguo ancora
al limitare del cielo
mi abbaglia il suo fulgore
e nella purezza dell'argento
distinguo ancora bene
il segno dello sfregio.
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