fotografia Piero Reggio |
lunedì 30 aprile 2012
domenica 29 aprile 2012
verdi colline
sabato 28 aprile 2012
PRIMAVERILE (ANTONIO MACHADO 1875-1939)
Nuvole, sole, prato verde e case
sull'altura, confusi. Primavera
ha messo nell'aria fredda dei campi
la grazia di quei pioppi lungo l'argine.
Dalla valle i sentieri vanno al fiume:
là, sul ciglio dell'acqua, amore aspetta.
Per te indossano i campi questa veste
di giovane, oh invisibile compagna?
E quest'odore del faveto al vento?
E quella prima bianca margherita?
Sei con me dunque? Nella mano sento
un doppio battito e il cuore mi grida
e nelle tempie mi assorda il pensiero:
sì, sei tu che fiorisci, che resusciti.
sull'altura, confusi. Primavera
ha messo nell'aria fredda dei campi
la grazia di quei pioppi lungo l'argine.
Dalla valle i sentieri vanno al fiume:
là, sul ciglio dell'acqua, amore aspetta.
Per te indossano i campi questa veste
di giovane, oh invisibile compagna?
E quest'odore del faveto al vento?
E quella prima bianca margherita?
Sei con me dunque? Nella mano sento
un doppio battito e il cuore mi grida
e nelle tempie mi assorda il pensiero:
sì, sei tu che fiorisci, che resusciti.
fotografia Piero Reggio |
venerdì 27 aprile 2012
IL FATO M'INDICO' ALTRI CAMMINI...
giovedì 26 aprile 2012
OH ! BEL PRATO FIORITO... (ALDO PALAZZESCHI 1885-1974)
Oh! bel prato fiorito!
Dai più dolci colori colorato!
Da tutti peschi in fiore cosparso, contornato;
roseo dolce colore!
Cascano a poco a poco
i fiori sul tuo tappeto,
sul tuo verde tenero, rinascente prato!
Verde tenero, rosei fiori dappertutto,
colla massima abbondanza!
E' questa l'antistanza del paradiso,
o la più bella stanza?
Là, in mezzo ai peschi in fiore,
fanno i lori giuochi prediletti,
undici Reali Principesse,
lungi, fuori del mondo,
non si occupano che del loro girotondo:
sono vestite di mossola leggera,
bianca, cresputa, ballano, saltano,
tutto l'anno e tutto il giorno,
balzano le loro vesti,
le loro chiome gialle,
cosparse dei fiori di pesco che cascano.
Dai più dolci colori colorato!
Da tutti peschi in fiore cosparso, contornato;
roseo dolce colore!
Cascano a poco a poco
i fiori sul tuo tappeto,
sul tuo verde tenero, rinascente prato!
Verde tenero, rosei fiori dappertutto,
colla massima abbondanza!
E' questa l'antistanza del paradiso,
o la più bella stanza?
Là, in mezzo ai peschi in fiore,
fanno i lori giuochi prediletti,
undici Reali Principesse,
lungi, fuori del mondo,
non si occupano che del loro girotondo:
sono vestite di mossola leggera,
bianca, cresputa, ballano, saltano,
tutto l'anno e tutto il giorno,
balzano le loro vesti,
le loro chiome gialle,
cosparse dei fiori di pesco che cascano.
fotografia Piero Reggio |
mercoledì 25 aprile 2012
martedì 24 aprile 2012
come "Monsieur Hulot"...
lunedì 23 aprile 2012
I SOGNI (FEDOR TJUTCEV 1803-1873)
I sogni il nostro vivere circondano
come l'oceano abbraccia i continenti,
la notte giunge e batte l'elemento
coi frangenti sonori alla sua sponda.
Quella voce c'invita e ci conforta
ad una barca all'ancora, incantata.
la marea cresce e ratta ci trasporta
sulla notte dei flutti sterminata.
Nella sua gloria astrale immoto e fisso
il firmamento guarda dal profondo,
e noi solchiamo il luccicante abisso
che da tutte le parti ci circonda.
come l'oceano abbraccia i continenti,
la notte giunge e batte l'elemento
coi frangenti sonori alla sua sponda.
Quella voce c'invita e ci conforta
ad una barca all'ancora, incantata.
la marea cresce e ratta ci trasporta
sulla notte dei flutti sterminata.
Nella sua gloria astrale immoto e fisso
il firmamento guarda dal profondo,
e noi solchiamo il luccicante abisso
che da tutte le parti ci circonda.
fotografia Piero Reggio |
domenica 22 aprile 2012
indifferenti le Langhe...
sabato 21 aprile 2012
un sabato di aprile...
Questa mattina il cielo è azzurro senza segno di nuvole, un pò di vento muove le foglie leggere dei pioppi, ronzano le api sui fiori della lavanda precoce, il gatto dei vicini sonnecchia sulla panchina al sole, i passerotti bisbigliano appena tra i rami dei ciliegi, in casa solo il ticchettio dell'orologio, fuori i rintocchi lontani di campane. Pace!.. Poi irrompe fragorosamente la spazzatrice stradale e si rompe il momento quasi perfetto; i passerotti volano via, il gatto si alza e se ne va, ormai l'incanto è rotto, il giorno è tornato normalmente rumoroso .
fotografia Piero Reggio |
venerdì 20 aprile 2012
giovedì 19 aprile 2012
non solo un grande pittore... Van Gogh
Per agire nel mondo, occorre morire a se stessi... L'uomo non sta sulla terra solo per essere felice, neppure per essere semplicemente onesto. Vi si trova per realizzare grandi cose per la società, per raggiungere la nobiltà d'animo e andare oltre la volgarità in cui si trascina l'esistenza di quasi tutti gli individui.
mercoledì 18 aprile 2012
che gli alberi diventino ricordo...
martedì 17 aprile 2012
martedì di sole e di vento, come nella poesia :PRINCIPIO DI PRIMAVERA di HUGO VON HOFMANNSTHAL
Corre il vento di primavera
per viali spogli,
strane cose vi sono
nel suo soffiare.
Si è cullato,
dove c'era pianto,
e si è accomodato
tra chiome scomposte.
Faceva cadere giù
fiori d'acacia
e rinfrescava le membra
ardenti nel respiro.
Labbra nel riso
ha sfiorato,
i teneri e vivi
campi ha voluto attraversare.
Scorreva lungo il flauto
come grido che singhiozza,
al rosso crepuscolare
passava accanto.
Volava in silenzio
per camere mormoranti
spegnendo nell'abbassarsi
il bagliore della lampada.
Corre il vento di primavera
per viali spogli,
strane cose vi sono
nel suo soffiare.
Per i lustri
spogli viali
muove il suo soffiare
pallide ombre.
E il profumo
che egli ha portato,
da dove è giunto,
da ieri notte.
per viali spogli,
strane cose vi sono
nel suo soffiare.
Si è cullato,
dove c'era pianto,
e si è accomodato
tra chiome scomposte.
Faceva cadere giù
fiori d'acacia
e rinfrescava le membra
ardenti nel respiro.
Labbra nel riso
ha sfiorato,
i teneri e vivi
campi ha voluto attraversare.
Scorreva lungo il flauto
come grido che singhiozza,
al rosso crepuscolare
passava accanto.
Volava in silenzio
per camere mormoranti
spegnendo nell'abbassarsi
il bagliore della lampada.
Corre il vento di primavera
per viali spogli,
strane cose vi sono
nel suo soffiare.
Per i lustri
spogli viali
muove il suo soffiare
pallide ombre.
E il profumo
che egli ha portato,
da dove è giunto,
da ieri notte.
fotografia Piero Reggio |
lunedì 16 aprile 2012
lunedì di pioggia...
Oggi cade una pioggia sottile e gelida, i prati sono verdissimi e le erbe e i rovi crescono a una velocità impressionante; lungo la pista ciclabile si è formata una siepe di erba medica, acetosa, silene,crescione dei prati e altri arbusti di difficile identificazione. Il sottobosco dei ciliegi selvatici è tutto giallo di ranuncoli e tarassaco, un corvo pascola nell'erba alta, si vede appena appena. Le Alpi sono innevate e circondate di basse nubi, le Langhe sono avvolte in una nebbia leggera. Si sta anche alzando il vento, brr...
fotografia Piero Reggio |
domenica 15 aprile 2012
una bizzarra poesia con i versi saltellanti come gli spiritelli :Il ritorno di primavera (Angiolo Orvieto 1869-1967)
Ora è tornata
la dolce stagione,
ora è filata l'ortica selvaggia,
ora perfino
laggiù sulla spiaggia
il biancospino comincia a fiorir.
Incoronato
di sue violette
marzo fra lucide erbette folleggia;
le cavallette
gli saltano intorno
tutte gioiose del salto legger.
Ecco,la vite
le gemme rimette
in su lo stecco che secco già parve,
gemme ravvolte,
bocciuoli di larve,
chiuse nell'ombra d'un loro mister.
Ai dolci appelli
mandati dal sole
a poco a poco i dormenti si svegliano;
coi movimenti
più lenti si svolgono
in un silenzio ch'è tutto parole.
Gli spiritelli
di gioia maestri,
gli spiritelli di vita ministri,
balzano e guizzano
la notte e il giorno
squassando attorno gl'ilari sistri.
Su gli alberelli
di meli e di peschi
gli spiritelli s'affacciano ai calici,
lungo i ruscelli
scorrevoli e freschi
danzano agevoli fra mezzo ai salici.
Gli spiritelli
volan dagli olmi
entro i velivoli della bambagia,
col verde asparagio
fuor dalle zolle
fan capolino adagio adagio.
Gli spiritelli
vispi ed arzilli
nelle corolle stillano il miel;
come balocchi,
come gingilli,
fan dondolare stami e pistilli.
E se non trovano
porte sbarrate,
se non li escludono finestre chiuse
pur nelle ottuse
case degli uomini
di giorno e notte entrano a frotte.
Entrano a frotte
nunzi del maggio
con le lor dotte capriolette
con un tumulto,
con un sussurro,
con il messaggio del vasto azzurro.
la dolce stagione,
ora è filata l'ortica selvaggia,
ora perfino
laggiù sulla spiaggia
il biancospino comincia a fiorir.
Incoronato
di sue violette
marzo fra lucide erbette folleggia;
le cavallette
gli saltano intorno
tutte gioiose del salto legger.
Ecco,la vite
le gemme rimette
in su lo stecco che secco già parve,
gemme ravvolte,
bocciuoli di larve,
chiuse nell'ombra d'un loro mister.
Ai dolci appelli
mandati dal sole
a poco a poco i dormenti si svegliano;
coi movimenti
più lenti si svolgono
in un silenzio ch'è tutto parole.
Gli spiritelli
di gioia maestri,
gli spiritelli di vita ministri,
balzano e guizzano
la notte e il giorno
squassando attorno gl'ilari sistri.
Su gli alberelli
di meli e di peschi
gli spiritelli s'affacciano ai calici,
lungo i ruscelli
scorrevoli e freschi
danzano agevoli fra mezzo ai salici.
Gli spiritelli
volan dagli olmi
entro i velivoli della bambagia,
col verde asparagio
fuor dalle zolle
fan capolino adagio adagio.
Gli spiritelli
vispi ed arzilli
nelle corolle stillano il miel;
come balocchi,
come gingilli,
fan dondolare stami e pistilli.
E se non trovano
porte sbarrate,
se non li escludono finestre chiuse
pur nelle ottuse
case degli uomini
di giorno e notte entrano a frotte.
Entrano a frotte
nunzi del maggio
con le lor dotte capriolette
con un tumulto,
con un sussurro,
con il messaggio del vasto azzurro.
fotografia Piero Reggio |
ONE LOVELY BLOG AWARD.
Abbiamo ricevuto questo graditissimo premio dalla cara Zia Delina, provvediamo a rivelare le sette curiosità sul Bistrot.
- Abbiamo cinque nipotini a quattro zampe.
- Amiamo piante e fiori, in particolare Rose, Lavande e Orchidee.
- Leggiamo con passione ogni tipo di poesia, dal classico Manzoni a Neruda, dal Pascoli a Jiménez.
- Il nostro luogo del Cuore sono Langhe e Monferrato.
- Siamo animalisti e vegetariani, ma grandi cuochi! (Qui al Bistrot si mangia una Parmigiana di Zucchine da concorso gastronomico!)
- Amiamo l'Arte in tutte le sue forme, con una predilezione per Pittura e Letteratura.
- Al Bistrot si ascoltano Paolo Conte, Francesco Guccini, Fabrizio De Andrè, Keith Jarret e Bach.
Non passiamo il testimone del premio ad altri blog poichè la scelta tra quelli che seguiamo è di fatto impossibile.
sabato 14 aprile 2012
PASSIONE, RAGIONE E DELIRIO...
venerdì 13 aprile 2012
piove e fa freddo , ma pensiamo a un bel cielo :AURORA (TORQUATO TASSO)
ECCO MORMORAR L'ONDE
E TREMOLAR DI FRONDE
A L'AURA MATTUTINA, E GLI ARBOSCELLI,
E SOVRA I VERDI RAMI I VAGHI AUGELLI
CANTAR SOAVEMENTE
E RIDER L'ORIENTE:
ECCO GIA' L'ALBA APPARE
E SI SPECCHIA NEL MARE,
E RASSERENA IL CIELO
E LE CAMPAGNE IMPERLA IL DOLCE GELO
E GLI ALTI MONTI INDORA.
E TREMOLAR DI FRONDE
A L'AURA MATTUTINA, E GLI ARBOSCELLI,
E SOVRA I VERDI RAMI I VAGHI AUGELLI
CANTAR SOAVEMENTE
E RIDER L'ORIENTE:
ECCO GIA' L'ALBA APPARE
E SI SPECCHIA NEL MARE,
E RASSERENA IL CIELO
E LE CAMPAGNE IMPERLA IL DOLCE GELO
E GLI ALTI MONTI INDORA.
fotografia Piero Reggio |
giovedì 12 aprile 2012
quasi una canzone...
mercoledì 11 aprile 2012
che strana primavera!...
Questa mattina ci siamo svegliati con una fitta nevicata che aveva già ricoperto giardini e strade, poi i fiocchi si sono trasformati in falde larghe e pesanti che piegavano i rami e strapazzavano le corolle dei tulipani. Nella tarda mattinata è uscito un sole prepotente che ha sciolto la neve ma non ha raggiunto gli angoli più in ombra degli orti e dei prati, gazze , corvi e ghiandaie passeggiavano in cerca di vermi ; i tulipani coraggiosamente cercavano di riprendere la posizione eretta, gli alberi si erano scrollati la neve e tranne qualche foglia non avevano subito grosse perdite. Ora il cielo verso le Langhe è azzurro con gonfie nuvole bianche contornate appena appena di grigio, ma verso le Alpi è scuro e burrascoso e c'è un vento freddo e fastidioso. Cosa ci attende ora?
fotografia Piero Reggio |
martedì 10 aprile 2012
c'era una volta...
lunedì 9 aprile 2012
lunedì di Pasqua...
Che silenzio! Il cielo è grigio e c'è un venticello freddo, passano due aironi diretti verso l'oasi, i merli zampettano fra i solchi degli orti, il gatto dei vicini è acciambellato sotto il grande cespuglio di salvia e non li degna di attenzione. I tulipani sono in splendida fioritura, il boschetto di ciliegi selvatici è ormai tutto verde e piccole ciliege ornano già i rami, i meli hanno teneri fiori bianco- rosa. Pace nel cuore e negli occhi.
fotografia Piero Reggio |
domenica 8 aprile 2012
PASQUA DI RISURREZIONE ( VITTORIA POMPILI AGANOOR 1855-1910)
Per poco l'hai tu, Morte, irrigidito
sovra la croce e in sindone ravvolto
per poco dentro l'arca di granito
l'hai , cittadin d'Arimatea, sepolto!
Donne, piangete invan : pianga lo stolto
gregge, che l'ha di spine redimito:
l'Emmanuele d'ogni ceppo è sciolto;
non s'imprigiona, o donne, l'infinito!
Ecco, Egli torna, Egli vi parla :- E' data
a me la podestà del mondo, e l'orme
segnerò tra i fedeli e tra i ribelli,
sempre per la sequela interminata
dei secoli, clamando in mille forme
con mille voci: - Amatevi, o fratelli!-
sovra la croce e in sindone ravvolto
per poco dentro l'arca di granito
l'hai , cittadin d'Arimatea, sepolto!
Donne, piangete invan : pianga lo stolto
gregge, che l'ha di spine redimito:
l'Emmanuele d'ogni ceppo è sciolto;
non s'imprigiona, o donne, l'infinito!
Ecco, Egli torna, Egli vi parla :- E' data
a me la podestà del mondo, e l'orme
segnerò tra i fedeli e tra i ribelli,
sempre per la sequela interminata
dei secoli, clamando in mille forme
con mille voci: - Amatevi, o fratelli!-
sabato 7 aprile 2012
venerdì 6 aprile 2012
UNA POESIA DI FINISSIMO SPIRITO EVANGELICO DI GIOVANNI PASCOLI DEL QUALE RICORRE OGGI IL CENTENARIO DELLA MORTE
E Gesù rivedeva, oltre il Giordano,
campagne sotto il mietitor rimorte:
il suo giorno non molto era lontano.
E stettero le donne in sulle porte
delle case, dicendo : "Ave, Profeta!".
Egli pensava al giorno di sua morte.
Egli si assise all'ombra d'una meta
di grano, e disse :"Se non è chi celi
sotterra il seme, non sarà chi mieta:"
Egli parlava di granai ne' Cieli:
e voi, fanciulli, intorno a lui correste
con nelle teste brune aridi steli.
Egli stringeva al seno quelle teste
brune; e Cefa parlò :"Se costì siedi,
temo per l'inconsutile tua veste"
Egli abbracciava i suoi piccoli eredi:
- Il figlio - Giuda bisbigliò veloce -
d'un ladro, o Rabbi, t'è costì tra i piedi ;
Barabba ha nome il padre suo, che in croce
morirà - Ma il Profeta, alzando gli occhi :
- No, - mormorò con l'ombra nella voce ;
e prese il bimbo sopra i suoi ginocchi.
campagne sotto il mietitor rimorte:
il suo giorno non molto era lontano.
E stettero le donne in sulle porte
delle case, dicendo : "Ave, Profeta!".
Egli pensava al giorno di sua morte.
Egli si assise all'ombra d'una meta
di grano, e disse :"Se non è chi celi
sotterra il seme, non sarà chi mieta:"
Egli parlava di granai ne' Cieli:
e voi, fanciulli, intorno a lui correste
con nelle teste brune aridi steli.
Egli stringeva al seno quelle teste
brune; e Cefa parlò :"Se costì siedi,
temo per l'inconsutile tua veste"
Egli abbracciava i suoi piccoli eredi:
- Il figlio - Giuda bisbigliò veloce -
d'un ladro, o Rabbi, t'è costì tra i piedi ;
Barabba ha nome il padre suo, che in croce
morirà - Ma il Profeta, alzando gli occhi :
- No, - mormorò con l'ombra nella voce ;
e prese il bimbo sopra i suoi ginocchi.
giovedì 5 aprile 2012
ORA DI GRAZIA ( GUIDO GOZZANO 1883-1916)
Son nato ieri che mi sbigottisce
il carabo fuggente, e mi trastullo
della cetonia risopita sullo
stame, dell'erba, delle pietre lisce?
E quel velario azzurro tutto a strisce,
si chiama "cielo"? E "monti" questo brullo?
Oggi il mio cuore è quello d'un fanciullo,
se pur la tempia già s'impoverisce.
Non la voce così dell'Infinito,
nè mai così la verità del Tutto
sentii levando verso i cieli puri
la maschera del volto sbigottito:
"Nulla s'acquista e nulla va distrutto:
o eternità dei secoli futuri!"
il carabo fuggente, e mi trastullo
della cetonia risopita sullo
stame, dell'erba, delle pietre lisce?
E quel velario azzurro tutto a strisce,
si chiama "cielo"? E "monti" questo brullo?
Oggi il mio cuore è quello d'un fanciullo,
se pur la tempia già s'impoverisce.
Non la voce così dell'Infinito,
nè mai così la verità del Tutto
sentii levando verso i cieli puri
la maschera del volto sbigottito:
"Nulla s'acquista e nulla va distrutto:
o eternità dei secoli futuri!"
fotografia Piero Reggio |
mercoledì 4 aprile 2012
due immagini della primavera KI NO TSURAYUKI (827-945)
NEL SERENO DI UN
DI' PRIMAVERILE
QUASI A PRECLUDERE
IL CAMMINO GIU' PER
IL SENTIERO MONTANO
DI FIORI
E' TUTTA UNA CASCATA.
***
L'ESSERE E SUBITO
NON ESSERE DI UN
FIOR DI CILIEGIO,
IN BREVITA'
NON HA EGUALI
AL MONDO,
MA NON PER ME.
BEN PIU' DEL FIORE,
FULMINEO
MUTA IL CUORE DELL'UOMO,
NE' ATTENDE PIU' DELL'ISTANTE
DI UN SOFFIO DI VENTO.
DI' PRIMAVERILE
QUASI A PRECLUDERE
IL CAMMINO GIU' PER
IL SENTIERO MONTANO
DI FIORI
E' TUTTA UNA CASCATA.
***
L'ESSERE E SUBITO
NON ESSERE DI UN
FIOR DI CILIEGIO,
IN BREVITA'
NON HA EGUALI
AL MONDO,
MA NON PER ME.
BEN PIU' DEL FIORE,
FULMINEO
MUTA IL CUORE DELL'UOMO,
NE' ATTENDE PIU' DELL'ISTANTE
DI UN SOFFIO DI VENTO.
fotografia Piero Reggio |
martedì 3 aprile 2012
attesa...
lunedì 2 aprile 2012
Aprile raccontato con meravigliosa freschezza da Diego Valeri :Primavera
Per sapere la gioia dell'aprile,
bisogna, amici, uscir per i sobborghi,
mirare il ciel, le vie dorate e gli orti,
e i colli che traspaiono laggiù.
Serenità divina! azzurro e azzurro!...
I carrettieri passano cantando;
si rincorrono i bimbi strepitando;
stan sull'uscio le donne a comarò.
Una gallina ci attraversa il passo,
e becca ai nostri piedi un verme rosso,
gli anitroccoli biondi accanto al fosso
si spulciano con gaia alacrità...
Prime foglie tremanti su la rama
nuda, o lucenti sulla terra bruna!
Si vorrebbe baciarle ad una ad una,
piangendo di dolcezza e di bontà.
Ecco un pesco fiorito, più soave
di soave fanciulla adolescente,
ecco un ciliegio più forte e splendente
dell'uomo arriso dalla gioventù.
Una distesa d'orti. In primo piano:
selvette d'insalata ricciolina,
viali d'aglio, qualche testolina
di fagiolo che spunta a far cucù;
dietro: tappeti di varia verdura
distesi in simmetria, tende pezzate,
molli trapunte scure fiocchettate
di verze gialle e cavolfiori blu;
nello sfondo. robinie che la guazza
ha ingioiellato di puri diamanti,
un filare di pioppi palpitanti...
e il cielo azzurro... la serenità!...
Si va col passo dei conquistatori,
col cuore acceso nell'aperta mano.
Vogliam gettarlo, amici, al ciel lontano,
o al balcone che primo s'aprirà?...
bisogna, amici, uscir per i sobborghi,
mirare il ciel, le vie dorate e gli orti,
e i colli che traspaiono laggiù.
Serenità divina! azzurro e azzurro!...
I carrettieri passano cantando;
si rincorrono i bimbi strepitando;
stan sull'uscio le donne a comarò.
Una gallina ci attraversa il passo,
e becca ai nostri piedi un verme rosso,
gli anitroccoli biondi accanto al fosso
si spulciano con gaia alacrità...
Prime foglie tremanti su la rama
nuda, o lucenti sulla terra bruna!
Si vorrebbe baciarle ad una ad una,
piangendo di dolcezza e di bontà.
Ecco un pesco fiorito, più soave
di soave fanciulla adolescente,
ecco un ciliegio più forte e splendente
dell'uomo arriso dalla gioventù.
Una distesa d'orti. In primo piano:
selvette d'insalata ricciolina,
viali d'aglio, qualche testolina
di fagiolo che spunta a far cucù;
dietro: tappeti di varia verdura
distesi in simmetria, tende pezzate,
molli trapunte scure fiocchettate
di verze gialle e cavolfiori blu;
nello sfondo. robinie che la guazza
ha ingioiellato di puri diamanti,
un filare di pioppi palpitanti...
e il cielo azzurro... la serenità!...
Si va col passo dei conquistatori,
col cuore acceso nell'aperta mano.
Vogliam gettarlo, amici, al ciel lontano,
o al balcone che primo s'aprirà?...
fotografia Piero Reggio |
domenica 1 aprile 2012
la domenica dell'ulivo ( Giovanni Pascoli)
Hanno compiuto in questo dì gli uccelli
il nido (oggi è la festa dell'ulivo)
di foglie secche, radiche, fuscelli;
quel sul cipresso, questo sull'alloro,
al bosco, lungo il chioccolo d'un rivo,
nell'ombra mossa d'un tremolio d'oro.
E covano sul musco e sul lichene
fissando muti il cielo cristallino,
con improvvisi palpiti, se viene
un ronzio d'ape, un vol di maggiolino.
il nido (oggi è la festa dell'ulivo)
di foglie secche, radiche, fuscelli;
quel sul cipresso, questo sull'alloro,
al bosco, lungo il chioccolo d'un rivo,
nell'ombra mossa d'un tremolio d'oro.
E covano sul musco e sul lichene
fissando muti il cielo cristallino,
con improvvisi palpiti, se viene
un ronzio d'ape, un vol di maggiolino.
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