SOAVE, SPERDUTA E QUASI IMPORTUNA
DA QUANTO CH'E' SOLA, UN'UNICA NOTA
DA LUNGI SINGHIOZZA NELL'ARIA GIA' BRUNA.
OH FLAUTO D'ALTROVE, OH VOCE REMOTA!
SI STRUGGE LA NOTTE? O IL SANGUE S'ACCENDE?
( OH CUORE, PRIGIONE D'ASSORTE SORGENTI...)
QUEL SUONO SPEZZATO DI NUOVO MI RENDE
L'INCANTO ORMAI SPENTO DI NOTTI SPLENDENTI.
NEL SANTO SILENZIO L'ORECCHIO BAMBINO
LANGUENDO ODE UN'ECO D'ARCANO LAMENTO:
SONNAMBULA L'ANIMA E' ANCORA IN CAMMINO
NEL SUO DORMIVEGLIA... E IL CERO S'E' SPENTO...
NON VEDO CHE MARE, CHE ONDA SU ONDA.
SIRENA MI CHIAMA DA ISOLE MUTE.
"RICORDA!", OLTRE I FLUTTI MI GRIDA LA SPONDA
DEI GIORNI SOMMERSI, DELL'OMBRE PERDUTE.
Nessun commento:
Posta un commento