HO APPRESO A VIVERE SEMPLICE E SAGGIA
A GUARDARE IL CIELO, A PREGARE IDDIO,
E A VAGARE A LUNGO INNANZI SERA,
PER FIACCARE UN'INUTILE ANGOSCIA.
QUANDO NEL FOSSO FREME LA LAPPOLA
E IL SORBO GIALLO-ROSSO PIEGA I GRAPPOLI,
COMPONGO VERSI COLMI DI ALLEGRIA
SULLA VITA CADUCA, CADUCA E BELLISSIMA.
RITORNO. UN GATTO PIUMOSO MI LECCA
IL PALMO, FA LE FUSA PIU' AMOROSO,
E UN FUOCO VIVIDO DIVAMPA AL LAGO
SULLA TORRETTA DELLA SEGHERIA.
SOLO DI RADO UN GRIDO DI CICOGNA,
VOLATA FINO AL TETTO, SQUARCIA IL SILENZIO,
E SE TU BUSSERAI ALLA MIA PORTA,
MI SEMBRA, NON SENTIRO' NEMMENO.
venerdì 26 ottobre 2018
lunedì 1 ottobre 2018
DA LUNGI ( VENCESLAO IVANOV 1866- 1949)
SOAVE, SPERDUTA E QUASI IMPORTUNA
DA QUANTO CH'E' SOLA, UN'UNICA NOTA
DA LUNGI SINGHIOZZA NELL'ARIA GIA' BRUNA.
OH FLAUTO D'ALTROVE, OH VOCE REMOTA!
SI STRUGGE LA NOTTE? O IL SANGUE S'ACCENDE?
( OH CUORE, PRIGIONE D'ASSORTE SORGENTI...)
QUEL SUONO SPEZZATO DI NUOVO MI RENDE
L'INCANTO ORMAI SPENTO DI NOTTI SPLENDENTI.
NEL SANTO SILENZIO L'ORECCHIO BAMBINO
LANGUENDO ODE UN'ECO D'ARCANO LAMENTO:
SONNAMBULA L'ANIMA E' ANCORA IN CAMMINO
NEL SUO DORMIVEGLIA... E IL CERO S'E' SPENTO...
NON VEDO CHE MARE, CHE ONDA SU ONDA.
SIRENA MI CHIAMA DA ISOLE MUTE.
"RICORDA!", OLTRE I FLUTTI MI GRIDA LA SPONDA
DEI GIORNI SOMMERSI, DELL'OMBRE PERDUTE.
DA QUANTO CH'E' SOLA, UN'UNICA NOTA
DA LUNGI SINGHIOZZA NELL'ARIA GIA' BRUNA.
OH FLAUTO D'ALTROVE, OH VOCE REMOTA!
SI STRUGGE LA NOTTE? O IL SANGUE S'ACCENDE?
( OH CUORE, PRIGIONE D'ASSORTE SORGENTI...)
QUEL SUONO SPEZZATO DI NUOVO MI RENDE
L'INCANTO ORMAI SPENTO DI NOTTI SPLENDENTI.
NEL SANTO SILENZIO L'ORECCHIO BAMBINO
LANGUENDO ODE UN'ECO D'ARCANO LAMENTO:
SONNAMBULA L'ANIMA E' ANCORA IN CAMMINO
NEL SUO DORMIVEGLIA... E IL CERO S'E' SPENTO...
NON VEDO CHE MARE, CHE ONDA SU ONDA.
SIRENA MI CHIAMA DA ISOLE MUTE.
"RICORDA!", OLTRE I FLUTTI MI GRIDA LA SPONDA
DEI GIORNI SOMMERSI, DELL'OMBRE PERDUTE.
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