Da molti anni io dormirò
( non fallirmi speranza )
quando, un giorno, anche voi ,
presi dal sonno, verrete, miei figli,
e vi distenderete sotto
la nera coltre. E dormirete.
Perché tal sonno a tutti è necessario.
E dormirà, sapete, anche la terra:
dormiranno e stelle e luna,
chiuso il grande anno solare
tramontata ogni stagione siderea.
Ciò che sarà, poi,
se altro giorno s'aprirà, ignoriamo.
Chi di noi, quale mente abbraccia
ere epoche cadute nella Notte?
Forse, sciolte le forme
( o materia)
noi, che vestimmo umana carne,
ci spanderemo
alito immenso e quieto
Come lo spazio' Come il tempo?
Ma cercandoci , Iddio solerte
ne ridurrà nella segnata immagine
attorno a mensa candida
per un pane che basta.
Diremo e udremo. Ci illumineremo,
figli, ancora d'amore.
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