L'ultime piogge dell'inverno scrosciano
oblique, sulle nevi in fango sciolte.
Piegano i fusti squallidi alle raffiche.
Piegano l'erbe al fango miste e all'acqua.
Terra che soffre, pena che mi duole
nel sangue, che m'incurva come ramo
sotto gli scrosci. E pur, nell'orto, un cespo
solo a fiorir nell'ora acerba, splende
in un gran riso di corolle gialle
fra sì gran pianto. E' necessario il pianto,
dunque, al fiorir del primo fiore ? Nella
pioggia s'immilla il suo profumo : oh, dolce,
oh, amaro come il tuo mi fu, stagione
che mi facesti donna, aspra stagione
tutta scrosci di pianto e campanelle
di calicanto.
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