Un cavaliere si recò in una città. Avendo appreso che in essa c'erano tanti ladri, disse, quando annottò, al suo staffiere: - Dormi pure; starò sveglio io. Perchè di te non mi fido molto.-
Lo staffiere protestò indignato : Mio signore, che discorsi! Non vedo perchè dovrei dormir io e lasciar te a vegliare. Non permetto affatto una cosa simile!-
In breve, riuscì a indurre il suo signore a dormire; ma questi tre ore dopo si svegliò e gli chiese:- Che fai?-
Lo staffiere rispose:- Sto meditando come ha fatto Dio a stendere le terre sopra le acque.-
Il signore osservò : - Temo che intanto vengano i ladri, e tu non ti accorga di niente. - Ma il servo lo tranquillò: - Dormi fiducioso , mio signore; io faccio buona guardia.-
Il cavaliere si riaddormentò, si svegliò verso mezzanotte e chiese :- Staffiere,, che fai?-
- Sto meditando come ha fatto Dio a sostenere il cielo senza pilastri.
Il signore si allarmò per la risposta: - La tua pensosità mi fa temere che - non lo voglia Iddio! - vengano i ladri e rubino il cavallo. - Ma lo staffiere ripetè che egli era ben desto e che mai sarebbe accaduta una cosa simile.
Il signore insistette : - Se senti sonno, dormi pure; sto veglio io - ma il servo dichiarò che non c'era pericolo si addormentasse.
E il cavaliere si rimise a dormire. La notte volgeva alla fine quando si destò una terza volta e chiese al servo : - Che fai?-
L'altro rispose:- Sto meditando chi domattina porterà la sella sulla testa, se io o il signore; perchè hanno proprio rubato il cavallo.-
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