Piero aveva un amico del cuore dal tempo della scuola e con lui andava a disegnare in "plein air" nei pomeriggi domenicali. Avevano il blocco da disegno e una matita. Sergio era bravo, aveva occhio per la prospettiva, Piero amava gli scorci di muri antichi di una periferia ancora segnata dalla guerra. Un giorno Sergio finì la matita e con la matita la sua carriera artistica, abbandonò l'arte e si impiegò in un negozio di "Caccia e pesca"; Piero comprò colori, tele e pennelli e continuò nel silenzio di uno studio.
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