SCINTILLANO I CAMPI OGNI NOTTE:
SON LEMBI DI CIELO STELLATO.
O TACITE STELLE, CHE A FROTTE
VAGATE QUAGGIU' SENZA FINE,
O STELLE PICCINE E VICINE,
NON SENTE LA MESSE CHE DORME
QUEL PALPITO FITTO, UNIFORME,
SFIORARE LE SPIGHE RECLINE ?
AL RITMO DEL TREMOLO TRILLO,
CHE A NOTTE OGNI ZOLLA PRODUCE,
DIFFONDE IL SUO RITMO TRANQUILLO
QUEL PALPITO D'ALI E DI LUCE.
SE VERDE E' LA MESSE PER ORA,
LA LUCE E' DI CHIARO SMERALDO,
SE APPENA LA SPIGA S'INDORA,
LA LUCE E' DI UN TONO PIU' CALDO;
SI FA DI TOPAZIO MAN MANO
CHE L'ORO S'ADDENSA NEL GRANO.
ED ECCO L'ESTATE. UNA SERA
LO CERCHI PEI CAMPI DOV'ERA,
QUEL VAGO STELLATO, MA INVANO...
O TRILLI NELL'OMBRA, CHE FU?
PASSARON LE FALCI, LE FALCI!
E UN'ARIDA STOPPIA SI STENDE
LA' SOTTO AGLI ULIVI E AI TRALCI.
SE LUME DI STELLA S'ACCENDE,
E' LUNGI, BEN LUNGI, LASSU'...
fotografia Piero Reggio |
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