domenica 31 luglio 2011

LUCCIOLE TRA IL GRANO (PIETRO MASTRI PSEUDONIMO DI PIRRO MASETTI 1868-1932)

DA QUANDO LA MESSE HA SPIGATO
SCINTILLANO I CAMPI OGNI NOTTE:
SON LEMBI DI CIELO STELLATO.

O TACITE STELLE, CHE A FROTTE
VAGATE QUAGGIU' SENZA FINE,
O STELLE PICCINE E VICINE,
NON SENTE LA MESSE CHE DORME
QUEL PALPITO FITTO, UNIFORME,
SFIORARE LE SPIGHE RECLINE ?

AL RITMO DEL TREMOLO TRILLO,
CHE A NOTTE OGNI ZOLLA PRODUCE,
DIFFONDE IL SUO RITMO TRANQUILLO
QUEL PALPITO D'ALI E DI LUCE.

SE VERDE E' LA MESSE PER ORA,
LA LUCE E' DI CHIARO SMERALDO,
SE APPENA LA SPIGA S'INDORA,
LA LUCE E' DI UN TONO PIU' CALDO;
SI FA DI TOPAZIO MAN MANO
CHE L'ORO S'ADDENSA NEL GRANO.

ED ECCO L'ESTATE. UNA SERA
LO CERCHI PEI CAMPI DOV'ERA,
QUEL VAGO STELLATO, MA INVANO...
O TRILLI NELL'OMBRA, CHE FU?

PASSARON LE FALCI, LE FALCI!
E UN'ARIDA STOPPIA SI STENDE
LA' SOTTO AGLI ULIVI E AI TRALCI.

SE LUME DI STELLA S'ACCENDE,
E' LUNGI, BEN LUNGI, LASSU'...

fotografia Piero Reggio

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