mercoledì 22 giugno 2011

QUANDO LE SERE ESTIVE...(ARRIGO HEINE 1797-1856)

SULLA PALLIDA SPIAGGIA SEDEVO
SOLITARIO E IN CRUCCIOSI PENSIERI.
IL SOLE, CALANDO, SCAGLIAVA
ROSSO-ARDENTI SAETTE SULL'ACQUE;
E I CANDIDI FLUTTI LONTANI,
DALLA MAREA SOSPINTI, SPUMEGGIAVANO
E FRUSCIAVANO SEMPRE PIU' VICINO:
- UNO STRANO FRUSCIO, BISBIGLI E SIBILI,
E RISA E MORMORII, SOSPIRI E FREMITI;
E UN SEGRETO CANTAR DI NINNENANNE-
MI SEMBRAVA DI UDIR LE ANTICHE FAVOLE,
I RACCONTI SOAVI E PRIMITIVI,
CHE UN DI', BAMBINO, INTESI
DAI BIMBI DEL VICINO,
QUANDO, LE SERE ESTIVE, SUI GRADINI
DELLA PORTA DI CASA ACCOVACCIATI,
STAVAMO A BISBIGLIARCI MISTERIOSI
RACCONTI, CON I PICCOLI
CUORI IN ASCOLTO
E GLI OCCHI ARGUTI DI CURIOSITA'
MENTRE DALLA FINESTRA, DIRIMPETTO,
LA' TRA VASI DI FIORI OLEZZANTI,
LE RAGAZZE PIU' GRANDI SI AFFACCIAVANO,
DOLCI VOLTI DI ROSA,
RIDENTI E IRRADIATI DALLA LUNA.

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