sabato 4 giugno 2011

DOLCEZZA DELLA SERA (GEORGES RODENBACH 1855- 1898)

DOLCEZZA DELLA SERA! LA STANZA SENZA LAMPADA...
IL CREPUSCOLO E' BUONO, COME UNA BUONA MORTE.
E LENTAMENTE L'OMBRA, CHE S'INSINUA E CHE RAMPA,
SFUMA AL SOFFITTO. IN SONNO SVENGON LE COSE, ASSORTE.

COME UNA BUONA MORTE, LA PENOMBRA ACCONSENTE.
NELLO SPECCHIO VELATO, IN UN CONGEDO FIOCO,
A NOI SEMBRA DI PERDERCI, COSI', SOAVEMENTE,

LONTANANDO PIU' PALLIDI: E DI MORIRE UN POCO.

SUI QUADRI ALLE PARETI, SUL CUORE TRISTE E GREVE,
DOVE I RICORDI ACCENNANO CON I COLORI STINTI,
- PAESAGGI DELL'ANIMA, PAESAGGI DIPINTI-
PAR DI VEDER FIOCCARE COME UNA GRIGIA NEVE.

DOLCEZZA DELLA SERA! CI ABITUA LA SUA PACE
ALLA SORDINA, AL PIANTO D'UN LIUTO DISCRETO.
L'AMANTE ODE SOGNARE L'AMATE CHE SI TACE:
LO SGUARDO ENTRAMBI AFFISO SUI FIORI DEL TAPPETO.

LA LUCE ADESSO, LANGUIDA, PAR D'UN TRATTO MORIRE.
DOLCE, SCORGERSI A PENA, NON ESSERE PIU' CHE UNO!
SILENZIO! ESSER DUE AROMI DI UN UNICO PROFUMO.
PENSAR LA STESSA COSA, SENZA POTERLA DIRE.

De Nittis

Nessun commento:

Posta un commento