salgono i sogni degli umani cuori,
le nubi a cui già l'alba alacre gli ori
va prodigando delle sciolte chiome.
Lievi pei cieli migrano, siccome
petali di meravigliosi fiori,
e, nelle notti, ai taciti chiarori,
assumono parvenze senza nome.
Ma , poi che la tempesta il suo sgomento
soffia, le nubi, simili a una greggia
vellosa, ecco, s'addossano ; e il vento
le caccia contro i culmini montani,
le lacera, le sferza, le volteggia;
e van disperse come sogni umani.
fotografia P. Reggio |
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