lunedì 13 maggio 2013

LE SPIREE (ADA NEGRI)

Quando vedemmo, insieme, il grande arbusto
di spirée bianche, tutto in fiore, molta
fu l'allegrezza : come dell'arrivo
d'un fratello, improvviso, da lontane
terre. Era un giorno sul finir d'aprile.
Quale dé fiori erano aperti, e quali
stretti nel boccio, d'un pallor che in grigio
sfumava; e fitti sì, che il fresco verde
delle fronde spariva: una rotonda
nube parea, calata giù dal cielo
per gioco, e pronta a risalirvi. Bombi
ronzavano tra il folto delle rame
fragranti : la dolcezza del glucosio
entrava in noi con quel ronzio d'ingorda felicità.

     Perché non dura, amici,
tutta l'annata il fior della spirèa,
fiore di gioventù, fior di speranza?
Troppo sarebbe. Non potrà nessuno
su' suoi passi fermar la Primavera.

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