Impetuoso e puro, che si slancia ridendo;
Lontano dalla nativa vetta il cielo l'accompagna
E a turno riflette la notte e l'oriente;
Sempre alimentato dalle nevi del sogno
Sotto la schiuma dei giorni per sempre trasparente,
Limpido, irresistibile, senza pause, senza requie,
Somiglia a un torrente selvaggio un cuore libero.
Sia che il passante vi si disseti o che l'azzurro vi sprofondi,
E' sempre rigenerato dal suo chiaro candore
E mondato da se stesso e dall'alba e dall'ombra,
Trascina senza fine la sua forza e la sua freschezza!
Sempre furioso d'inaccessibili sorgenti
L'inverno a volte mantiene le sue belle rincorse,
Ma quando una nuova primavera libera ogni sforzo,
La sua innocente potenza ne devasta le feste
E, gonfiato dagli uragani e dalle grandi tempeste,
Non si calmerà che nella tua pace, vasta morte!
fotografia P. Reggio |
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