CHE MI PERDEVO
NEL BATTITO D'OROLOGIO,
NEL PULSARE DI UNA VENA,
NELLE ASSOLATE CAMPAGNE,
NEI VICOLI
AL CHIACCHIERARE DI UN RIGAGNOLO.
MI PERDEVO
E TUTTO SI FACEVA GRANDE,
IMMENSO
E IL MIO CUORE
SORPRESO,
SENZA CAPIRE
UN'ETERNO INGANNO,
PULSAVA.
fotografia Piero Reggio |
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