Primavera vien danzando,
vien danzando alla tua porta,
sai tu dirmi che ti porta'
- Ghirlandette di farfalle,
campanelle di villucchi,
quali azzurre, quali gialle;
e poi rose, a fasci e a mucchi.
E l'estate vien cantando,
vien cantando alla tua porta.
Sai tu dirmi che ti porta?
- Un cestel di bionde pesche
vellutate, appena tocche,
e ciliege lustre e fresche
ben divisi a mazze e a ciocche.
Vien l'autunno sospirando,
sospirando alla tua porta.
Sai tu dirmi che ti porta?
- Qualche bacca porporina,
nidi vuoti, rame spoglie,
e tre gocciole di brina,
e un pugnel di morte foglie.
E l'inverno vien tremando,
vien tremando alla tua porta.
Sai tu dirmi che ti porta?
- Un fastel d'aridi ciocchi,
un fringuello irrigidito;
e poi neve, neve a fiocchi,
e ghiacciuoli grossi un dito.
La tua mamma vien ridendo
vien ridendo alla tua porta.
Sai tu dirmi che ti porta?
- Il suo vivo e rosso cuore,
e lo colloca a' tuoi piedi,
con in mezzo, ritto , un fiorte:
ma tu dormi e non lo vedi.
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