fotografia Chiara |
sabato 31 marzo 2012
venerdì 30 marzo 2012
rimorso verso mia madre
MADRE MIA
QUANTE PAROLE NON TI HO SAPUTO DIRE
QUANTE VOLTE "GRAZIE"
QUANTE VOLTE "SCUSA"
QUANTE VOLTE "STAI TRANQUILLA".
HO UN PESO DENTRO
MADRE MIA
UN PESO INENARRABILE
E NON C'E' PASSO
NON C'E' PENSIERO
CHE IO NON TRASCINI.
QUANTE PAROLE NON TI HO SAPUTO DIRE
QUANTE VOLTE "GRAZIE"
QUANTE VOLTE "SCUSA"
QUANTE VOLTE "STAI TRANQUILLA".
HO UN PESO DENTRO
MADRE MIA
UN PESO INENARRABILE
E NON C'E' PASSO
NON C'E' PENSIERO
CHE IO NON TRASCINI.
piccola storia di primavera...
In un angolo della cantina c'era un vasetto dimenticato da chissà quanto tempo, la terra era tutta secca e dura e non c'era segno di vita. Un giorno venne preso per trapiantarci una piantina aromatica e si scoprì che dalla terra arida spuntavano alcuni germogli.Ora, doverosamente bagnato e fertilizzato, sta sul balcone (finalmente alla luce e al sole) tra i vasi di primule e di tulipani e si attende di vedere cosa spunterà (qualunque cosa sia è sicuramente una dimostrazione della forza vitale della natura).
fotografia Chiara |
giovedì 29 marzo 2012
LA SERA E' IL MIO LIBRO... (RAINER MARIA RILKE 1875-1926)
mercoledì 28 marzo 2012
un momento di preziosa serenità...
Il nostro viale stamattina era uno splendore; gli antichi platani avevano nuove verdi foglioline, di un colore così pallido che si perdeva contro l'azzurro del cielo, i forti ippocastani avevano foglie più grandi e già di un verde cupo, le magnolie perdevano dolcemente i petali carnosi aiutate da un vento leggero.Il parco fluviale era assolato e silenzioso, il fiume solo un rivolo d'acqua che brillava nel sole,le api ronzavano tra biancospini e i ciliegi selvatici.Un canto vario di uccelli. Un momento di preziosa serenità.
fotografia Piero Reggio |
martedì 27 marzo 2012
IL DIO SIA CONTENTO DI NOI, DEL NOSTRO ISTANTE MIGLIORE (RILKE)
lunedì 26 marzo 2012
la primavera e un poeta innamorato :PRIMAVERA TUTTO L'ANNO ( JOHANN WOLFGANG GOETHE 1749-1832)
Ormai l'aiuola
s'allenta e cresce,
campanule oscillano
bianche come la neve.
Lo zafferano dispiega intenso fuoco,
di smeraldo e di sangue
è ogni germoglio.
Si gloriano primule
così sfacciatelle,
si celano ad arte
scaltre violette;
qualunque cosa
si muova e si agiti,
è primavera
che agisce e palpita.
Ma la cosa più bella
che fiorisce in giardino
è tutta la grazia
dell'amor mio.
Qui per me avvampano
sguardi su sguardi,
toccanti canzoni,
parole rassicuranti;
un cuore sempre dischiuso,
di fiori aperti,
nella gravità amichevole
e puro negli scherzi.
Porti pure l'estate
rose e gigli, vana
sarà la contesa
con la mia amata.
s'allenta e cresce,
campanule oscillano
bianche come la neve.
Lo zafferano dispiega intenso fuoco,
di smeraldo e di sangue
è ogni germoglio.
Si gloriano primule
così sfacciatelle,
si celano ad arte
scaltre violette;
qualunque cosa
si muova e si agiti,
è primavera
che agisce e palpita.
Ma la cosa più bella
che fiorisce in giardino
è tutta la grazia
dell'amor mio.
Qui per me avvampano
sguardi su sguardi,
toccanti canzoni,
parole rassicuranti;
un cuore sempre dischiuso,
di fiori aperti,
nella gravità amichevole
e puro negli scherzi.
Porti pure l'estate
rose e gigli, vana
sarà la contesa
con la mia amata.
fotografia Piero Reggio |
domenica 25 marzo 2012
MERIGGIO ( JUAN RAMON JIMENEZ 1881.1958)
Ogni istante di quest'oro,
non è piena eternità?
La pura aria lo muove
senza fretta, quasi fosse
questo di già tutto l'oro
cui deve segnare il tempo.
- Rami ultimi, divini,
immateriali, tranquilli,
onde del mare infinito
d'un meriggio che non passa! -
Ogni istante di quest'oro
non è un palpito immortale
del mio cuore, risplendente
per tutta l'eternità?
non è piena eternità?
La pura aria lo muove
senza fretta, quasi fosse
questo di già tutto l'oro
cui deve segnare il tempo.
- Rami ultimi, divini,
immateriali, tranquilli,
onde del mare infinito
d'un meriggio che non passa! -
Ogni istante di quest'oro
non è un palpito immortale
del mio cuore, risplendente
per tutta l'eternità?
fotografia Piero Reggio |
sabato 24 marzo 2012
come Don Chisciotte...
venerdì 23 marzo 2012
il gatto innamorato...
Il gatto dei vicini è innamorato,lei è una giovane micina del condominio accanto. Lui la chiama con voce dolce, si rotola nella terra dell'orto appena preparato per le semine, si nasconde tra i tulipani e i narcisi, lei lo osserva seduta nel vaso di fiori appeso alla ringhiera del balcone. Lui vorrebbe raggiungerla, ma lei abita in alto e allora si accontenta di saltare sul nostro balcone per vederla più da vicino, ma li separano due cortili e i due anziani padroni della micia che la ritirano subito in casa. E lui rimane a guardare il vaso vuoto;nessuna cosa lo interessa più, nemmeno i passerotti . Povero e sconsolato innamorato!
giovedì 22 marzo 2012
PRIMAVERA INCENDIATA (DAVID HERBERT LAWRENCE 1885-1930)
Questa primavera, come arriva, esplode in
falò verdi, selvatico soffiare verde
di alberi, di cespugli, fioritura di pruni che si
levano in ghirlande di vapori, tra
il bosco che brulica e brividi di giunchi
d'acqua.
Sono stordito a tutto questo sprigionarsi, questo
divampare di fuochi verdi, luci sul nero della terra, questa
folata di crescita, questi soffi di vapore che
vanno in selvatici vortici, come
volti di uomini sbocciati sotto il mio
sguardo.
E io, che specie di fuoco sono io? tra tutto
questo bruciare della primavera? Sono quello che manca,
io. Neanche pallido fumo come il resto della
gente, meno del vento che corre al fiammeggiante
richiamo.
falò verdi, selvatico soffiare verde
di alberi, di cespugli, fioritura di pruni che si
levano in ghirlande di vapori, tra
il bosco che brulica e brividi di giunchi
d'acqua.
Sono stordito a tutto questo sprigionarsi, questo
divampare di fuochi verdi, luci sul nero della terra, questa
folata di crescita, questi soffi di vapore che
vanno in selvatici vortici, come
volti di uomini sbocciati sotto il mio
sguardo.
E io, che specie di fuoco sono io? tra tutto
questo bruciare della primavera? Sono quello che manca,
io. Neanche pallido fumo come il resto della
gente, meno del vento che corre al fiammeggiante
richiamo.
fotografia Piero Reggio |
mercoledì 21 marzo 2012
nella giornata mondiale della poesia le rendiamo omaggio con le parole di Maria Luisa Spaziani che dedichiamo anche a Tonino Guerra mancato oggi.
Dice Renard che se l'aspetti viene
l'ispirazione, in umile pazienza.
E non ha mai deluso chi le crede,
chi alimenta il segreto, il desiderio.
Non distrarti, consiglia, non guardare
mai l'orologio, non badare alla sete.
E' permalosa, lei ti vuole tutta,
insieme arresa, insieme vittoriosa.
Nel silenzio difeso, a poco a poco
nascono le parole del tuo canto.
Lei non vuole dividere i tuoi frutti,
ma ti guarda e ti guida la mano.
l'ispirazione, in umile pazienza.
E non ha mai deluso chi le crede,
chi alimenta il segreto, il desiderio.
Non distrarti, consiglia, non guardare
mai l'orologio, non badare alla sete.
E' permalosa, lei ti vuole tutta,
insieme arresa, insieme vittoriosa.
Nel silenzio difeso, a poco a poco
nascono le parole del tuo canto.
Lei non vuole dividere i tuoi frutti,
ma ti guarda e ti guida la mano.
Tonino Guerra |
martedì 20 marzo 2012
descrizione incantevole di un momento malinconico : ULTIMA POESIA (LI PO 701-762)
PICCOLE ONDE BRILLANO
DI SPLENDORE LUNARE,
VERDE E LIMPIDA L'ACQUA SI INARGENTA.
PARE CHE MILLE PESCI
CORRANO VERSO IL MARE...
NON C'E' NESSUNO CHE MI REMI ACCANTO
MENTRE LA BARCA ONDEGGIA FRA LE RIVE.
O NOTTE, O SOLITUDINE!
E CHE TRISTEZZA, DENTRO...
MA ECCOVI, NINFEE!
E DI VOI MI SORPRENDE,
SIMILI A GRANDI PERLE, QUEL CANDORE;
VI ACCAREZZO COI REMI, DOLCEMENTE.
BRUSIO DI FOGLIE, QUIETE SUSSURRANTE,
L'ARIA; PIEGANDO LE TESTINE BIANCHE
PARE CHE I FIORI VOGLIANO PARLARE.
O NINFEE, MI VOLETE CONSOLARE;
MA GIA', SE VI CONTEMPLO,
LA TRISTEZZA SCOMPARE...
DI SPLENDORE LUNARE,
VERDE E LIMPIDA L'ACQUA SI INARGENTA.
PARE CHE MILLE PESCI
CORRANO VERSO IL MARE...
NON C'E' NESSUNO CHE MI REMI ACCANTO
MENTRE LA BARCA ONDEGGIA FRA LE RIVE.
O NOTTE, O SOLITUDINE!
E CHE TRISTEZZA, DENTRO...
MA ECCOVI, NINFEE!
E DI VOI MI SORPRENDE,
SIMILI A GRANDI PERLE, QUEL CANDORE;
VI ACCAREZZO COI REMI, DOLCEMENTE.
BRUSIO DI FOGLIE, QUIETE SUSSURRANTE,
L'ARIA; PIEGANDO LE TESTINE BIANCHE
PARE CHE I FIORI VOGLIANO PARLARE.
O NINFEE, MI VOLETE CONSOLARE;
MA GIA', SE VI CONTEMPLO,
LA TRISTEZZA SCOMPARE...
lunedì 19 marzo 2012
UN TEMPO PASSATO.
PIOVEVA
DAVANTI AI PORTONI
DAVANTI AI CAMPANILI
PIOVEVA, IN SILENZIO
SULLE FOGLIE
IN GIARDINI SCONOSCIUTI.
PIOVEVA SUI BALCONI, DAVANTI ALLE FINESTRE
TRA LE PIETRE DEI VICOLI.
LA SERA
SULLA PORTA DEI NEGOZI SCOPPIAVA
NELLA LUCE GRIDAVA AMORE,
UN TEMPO...
DAVANTI AI PORTONI
DAVANTI AI CAMPANILI
PIOVEVA, IN SILENZIO
SULLE FOGLIE
IN GIARDINI SCONOSCIUTI.
PIOVEVA SUI BALCONI, DAVANTI ALLE FINESTRE
TRA LE PIETRE DEI VICOLI.
LA SERA
SULLA PORTA DEI NEGOZI SCOPPIAVA
NELLA LUCE GRIDAVA AMORE,
UN TEMPO...
domenica 18 marzo 2012
domenica di marzo...
Oggi il cielo è attraversato da nuvole bianche che corrono veloci, il sole appare e scompare, ora pallido ora lucente. E' fiorito il pesco e i susini e i peri sfoggiano gemme nuove, il gatto dei vicini si riposa tutto allungato sulla panchina,si sentono voci di bambini che giocano nel giardinetto, le campane hanno suonato i vespri.Il boschetto di ciliegi selvatici si sta preparando alla fioritura e nel prato passeggiano i merli e le gazze.La mente e il cuore assaporano il momento di quiete.
fotografia Piero Reggio |
sabato 17 marzo 2012
stanze ( Ivan Dmitriev 1760-1837)
Io fui felice nei giorni della spensierata innocenza,
quando il dio dell'amore non mi veniva neppure nel pensiero;
o età degli anni infantili! perchè non sei stata eterna?
Io fui felice!
Io fui felice nei giorni degli incanti, delle magie,
quando l'amore fa il mondo soltanto bello e attraente
ritorneranno per me tante dolci fantasie?
Io fui felice!
Io fui felice nei giorni della speranza, della certezza,
quando lo sguardo di Clarissa mi vivificava,
già i soli desideri erano un godimento...
Io fui felice!
Io fui felice nei giorni degli ininterrotti entusiasmi
e delle burrasche care al cuore; come amavo allora!
ahimè, allora io non cantavo canzoni malinconiche...
Io fui felice!
quando il dio dell'amore non mi veniva neppure nel pensiero;
o età degli anni infantili! perchè non sei stata eterna?
Io fui felice!
Io fui felice nei giorni degli incanti, delle magie,
quando l'amore fa il mondo soltanto bello e attraente
ritorneranno per me tante dolci fantasie?
Io fui felice!
Io fui felice nei giorni della speranza, della certezza,
quando lo sguardo di Clarissa mi vivificava,
già i soli desideri erano un godimento...
Io fui felice!
Io fui felice nei giorni degli ininterrotti entusiasmi
e delle burrasche care al cuore; come amavo allora!
ahimè, allora io non cantavo canzoni malinconiche...
Io fui felice!
John Singer Sargent |
venerdì 16 marzo 2012
laggiù
giovedì 15 marzo 2012
ricordo di primavera (Aldo Spinardi)
mercoledì 14 marzo 2012
la vita
E SE SOLTANTO FOSSE
UN CASO
UN ROTOLIO DI SASSI
UN PERDERSI.
UN GIOCO, NON IL FATO
CHE IO GUARDI MILLE GIORNI
O UNO SOLO.
GLI OCCHI DI MIA MOGLIE
FIORI
PERLE, TROVATE UN MATTINO
AL MARGINE DI UN BOSCO?
UN CASO
UN ROTOLIO DI SASSI
UN PERDERSI.
UN GIOCO, NON IL FATO
CHE IO GUARDI MILLE GIORNI
O UNO SOLO.
GLI OCCHI DI MIA MOGLIE
FIORI
PERLE, TROVATE UN MATTINO
AL MARGINE DI UN BOSCO?
martedì 13 marzo 2012
lunedì 12 marzo 2012
respiro ( Octavio Paz 1914 - 1998)
Ancora non ha un corpo
la spettinata primavera.
Invisibile e palpabile
sbuca dietro un angolo,
passa, si dilegua,
mi sfiora la fronte: nessuno.
Aria di primavera.
Non si sa bene dove
appare e sparisce.
Il sole apre gli occhi :
ha appena compiuto
vent'anni il mondo.
La luce palpita dietro la persiana.
Nel mio pensiero spuntano virgulti;
più che foglie son aria,
un batter d'ali appena appena verde.
Volteggiano un istante e si dissolvono.
Pesa meno il tempo.
Io respiro.
la spettinata primavera.
Invisibile e palpabile
sbuca dietro un angolo,
passa, si dilegua,
mi sfiora la fronte: nessuno.
Aria di primavera.
Non si sa bene dove
appare e sparisce.
Il sole apre gli occhi :
ha appena compiuto
vent'anni il mondo.
La luce palpita dietro la persiana.
Nel mio pensiero spuntano virgulti;
più che foglie son aria,
un batter d'ali appena appena verde.
Volteggiano un istante e si dissolvono.
Pesa meno il tempo.
Io respiro.
fotografia Piero Reggio |
domenica 11 marzo 2012
sabato 10 marzo 2012
La primavera è tornata...
La primavera è tornata con cielo azzurro e un vento frizzante e pulito. Le magnolie del viale sono adorne di pesanti fiori rosati e di stellanti fiori bianchi.Sulla riva del fosso che costeggia il viale ci sono margheritine e fiori gialli di tarassaco,i passerotti e piccioni fanno il bagno nella vasca della fontanella del Santuario, cani portano a spasso i padroni, anziani fanno gruppo sulle panchine, i platani non hanno ancora gemme ma sembrano in attesa e tutto è così nuovo e lucente!
fotografia Piero Reggio |
venerdì 9 marzo 2012
un quadretto (Dionisio Borra)
Un bimbo, un usignolo, due farfalle,
ed un ruscello che gorgoglia lieve
sul ponte un uomo con la falce a spalle,
sotto, a basso, una rondine che beve.
Nella grande distesa, messi gialle,
lontano, al monte, un bioccolo di neve;
e passa e muore per la queta valle,
un suono di campana, arguto, breve.
ed un ruscello che gorgoglia lieve
sul ponte un uomo con la falce a spalle,
sotto, a basso, una rondine che beve.
Nella grande distesa, messi gialle,
lontano, al monte, un bioccolo di neve;
e passa e muore per la queta valle,
un suono di campana, arguto, breve.
fotografia Piero Reggio |
giovedì 8 marzo 2012
un giorno venne la poesia
Un giorno
venne la poesia;
la poesia che è dolore
venne a parlarmi
di un bambino
di un amore
di una casa
di un paese.
Venne
a parlarmi
di mio padre
di finestre con i gerani
di ricordi
e di paure.
La poesia
venne a parlarmi
di mia moglie
e di mia figlia
della mia felicità
e del mio male
dei miei sogni
e della mia pazzia.
Venne
a parlarmi
di mia madre
del seme
della mia terra
di un uomo
che si perdeva
e restava
al gioco lontano.
Venne la poesia
a parlarmi
la poesia che è dolore.
venne la poesia;
la poesia che è dolore
venne a parlarmi
di un bambino
di un amore
di una casa
di un paese.
Venne
a parlarmi
di mio padre
di finestre con i gerani
di ricordi
e di paure.
La poesia
venne a parlarmi
di mia moglie
e di mia figlia
della mia felicità
e del mio male
dei miei sogni
e della mia pazzia.
Venne
a parlarmi
di mia madre
del seme
della mia terra
di un uomo
che si perdeva
e restava
al gioco lontano.
Venne la poesia
a parlarmi
la poesia che è dolore.
fotografia Piero Reggio |
mercoledì 7 marzo 2012
martedì 6 marzo 2012
è tornata la neve ma la primavera resiste coraggiosamente e noi facciamo il tifo per lei : MARZO (VINCENZO CARDARELLI 1887-1959)
OGGI LA PRIMAVERA
E' UN VINO EFFERVESCENTE.
SPUMEGGIA IL PRIMO VERDE
SUI GRANDI OLMI FIORITI A CIUFFI
DOVE IL GERME GIA' CADE
COME DIFFUSA PIOGGIA.
FRA I RAMI ONUSTI E PRODIGHI
UN CARDELLINO BECCA.
VERDI PERSIANE SQUILLANO
SU ROSSE FACCIATE
CHE IL CHIARO ALLEGRO VENTO
DI MARZO PULISCE.
TUTTO E' COLOR DI PRATO.
ANCHE L'EDERA E' ILLUSA,
LA BORRACCINA E' PIU' VERDE
SUI VECCHI TRONCHI IMMEMORI
CHE NON HANNO STAGIONE,
LUNGO I RUDERI OMBROSI E MACILENTI
CUI PUR RINNOVA MARZO IL GRAVE MANTO.
SCOSSA DA UN FIATO IMMENSO
LA CITTA' VIVE UN GIORNO
D'UMORI CAMPESTRI.
EBBRA LA PRIMAVERA
CORRE NEL SANGUE.
E' UN VINO EFFERVESCENTE.
SPUMEGGIA IL PRIMO VERDE
SUI GRANDI OLMI FIORITI A CIUFFI
DOVE IL GERME GIA' CADE
COME DIFFUSA PIOGGIA.
FRA I RAMI ONUSTI E PRODIGHI
UN CARDELLINO BECCA.
VERDI PERSIANE SQUILLANO
SU ROSSE FACCIATE
CHE IL CHIARO ALLEGRO VENTO
DI MARZO PULISCE.
TUTTO E' COLOR DI PRATO.
ANCHE L'EDERA E' ILLUSA,
LA BORRACCINA E' PIU' VERDE
SUI VECCHI TRONCHI IMMEMORI
CHE NON HANNO STAGIONE,
LUNGO I RUDERI OMBROSI E MACILENTI
CUI PUR RINNOVA MARZO IL GRAVE MANTO.
SCOSSA DA UN FIATO IMMENSO
LA CITTA' VIVE UN GIORNO
D'UMORI CAMPESTRI.
EBBRA LA PRIMAVERA
CORRE NEL SANGUE.
fotografia Piero Reggio |
lunedì 5 marzo 2012
è tornato l'inverno ma la primavera è lì: Sole d'inverno (A: Novi)
Che dolce tepore! Che lieve carezza!
Io sento che un poco di questa dolcezza
mi scende nell'animo, tutto m'invade.
E vedo nel sole un bel sogno di strade
aperte sui campi già verdi, già nuovi,
un cheto occhieggiare di gemme tra i rovi...
E il cuor si rallegra. Fra poco il susino,
il pesco, il ciliegio, fra poco, al turchino
del cielo alzeranno le rame nodose.
Io credo che presto verranno le rose
di macchia e le primule, e tutte le aiuole
saranno fiorite. Che gioia di sole!
Ma presto, freddissimo, un brivido passa
nel cielo già spento, e una nuvola bassa
nasconde l'azzurro. già tetra, già greve...
Ed ecco, nell'aria, è un presagio di neve.
Io sento che un poco di questa dolcezza
mi scende nell'animo, tutto m'invade.
E vedo nel sole un bel sogno di strade
aperte sui campi già verdi, già nuovi,
un cheto occhieggiare di gemme tra i rovi...
E il cuor si rallegra. Fra poco il susino,
il pesco, il ciliegio, fra poco, al turchino
del cielo alzeranno le rame nodose.
Io credo che presto verranno le rose
di macchia e le primule, e tutte le aiuole
saranno fiorite. Che gioia di sole!
Ma presto, freddissimo, un brivido passa
nel cielo già spento, e una nuvola bassa
nasconde l'azzurro. già tetra, già greve...
Ed ecco, nell'aria, è un presagio di neve.
fotografia Piero Reggio |
domenica 4 marzo 2012
cronaca di primavera...
La primavera avanza con determinazione; questa notte un temporale ha provato a fermarla , ma questa mattina ha ripreso possesso del cielo. Le Alpi sono velate ma la temperatura è gradevole e c'è una brezza leggera. Sono fioriti i crochi e, in un angolo soleggiato, un ciuffo di primule; la magnolia è ricca di boccioli e le forsizie sfoggiano un primo timido giallo.Il gatto dei vicini è salito fino al nostro balcone e questa mattina dormiva dentro un vaso che attendeva piantine di primule.Il silenzio della domenica pomeriggio è interrotto solo dal cinguettio dei passerotti.Durerà il bel tempo?
fotografia Piero Reggio |
sabato 3 marzo 2012
dondola un tenero stelo ( Aldo Spinardi)
Dondola un tenero stelo fra mille
altri steli ondeggianti,
altalenando va con slancio infantile
una goccia lasciata sfuggire
dalle pieghe del cielo.
Ride la piccola polla contenta,
e le par di vivere ancora
tra i cirri dipinti di rosa
tra le candide nubi sorelle
tra le anime
belle
che si rincorrono tremule
nell'infinito cielo.
altri steli ondeggianti,
altalenando va con slancio infantile
una goccia lasciata sfuggire
dalle pieghe del cielo.
Ride la piccola polla contenta,
e le par di vivere ancora
tra i cirri dipinti di rosa
tra le candide nubi sorelle
tra le anime
belle
che si rincorrono tremule
nell'infinito cielo.
fotografia Piero Reggio |
venerdì 2 marzo 2012
si può chiamare amore...
Penso a mia moglie
al suo destino
bizzarro
come una pallina in una roulette.
Il gioco è fatto
il suo numero
dovevo essere io.
Doveva andare
e dimenticare,
ha ricordato
ed è rimasta.
Gira la roulette
salta la pallina
il numero è uno solo.
Il numero che ha scelto.
Sbagliato.
E non sa
smettere di giocare.
al suo destino
bizzarro
come una pallina in una roulette.
Il gioco è fatto
il suo numero
dovevo essere io.
Doveva andare
e dimenticare,
ha ricordato
ed è rimasta.
Gira la roulette
salta la pallina
il numero è uno solo.
Il numero che ha scelto.
Sbagliato.
E non sa
smettere di giocare.
giovedì 1 marzo 2012
MARZO EMILY DICKINSON 1830-1886)
MARZO CI PIACE.
HA CALZARI DI PORPORA -
E' GIOVANE ED ALTERO -
FA IL FANGO PER IL CANE E L'AMBULANTE -
ASCIUGA LA FORESTA -
LA LINGUA DELLA VIPERA S'ACCORGE DEL SUO ARRIVO
E PREPARA LE MACCHIE -
IL SUO SOLE E' COSI' VICINO E FORTE
CHE T'INCENDIA LA MENTE.
E' IL MESSAGGERO D'OGNI NOVITA' -
SAREBBE UN'AUDACIA MORIRE
MENTRE GLI UCCELLI AZZURRI FANNO PREDA
NEL SUO BRITANNICO CIELO -
HA CALZARI DI PORPORA -
E' GIOVANE ED ALTERO -
FA IL FANGO PER IL CANE E L'AMBULANTE -
ASCIUGA LA FORESTA -
LA LINGUA DELLA VIPERA S'ACCORGE DEL SUO ARRIVO
E PREPARA LE MACCHIE -
IL SUO SOLE E' COSI' VICINO E FORTE
CHE T'INCENDIA LA MENTE.
E' IL MESSAGGERO D'OGNI NOVITA' -
SAREBBE UN'AUDACIA MORIRE
MENTRE GLI UCCELLI AZZURRI FANNO PREDA
NEL SUO BRITANNICO CIELO -
fotografia Piero Reggio |
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