SIGNORE
RICORDO I PRATI DI VIGLIANO
LE CORSE DI GIOIA
GIU' DALLA COLLINA
IL PANE FRESCO
E IL LATTE APPENA MUNTO.
ADESSO SO
CHE CON ME
CORREVA
L'ANGELO MIO CUSTODE.
POI
INTORNO IL BUIO
E TANTI ANNI
LE STUPIDE CORSE
A PRENDERE IL TRENO
PER ARRIVARE PRIMO
NON SO PIU' DOVE
PER NON FAR TARDI
IN UFFICIO
AL CINEMA
ALLO STADIO.
SIGNORE
IERI L'ANGELO MIO CUSTODE
NUOVAMENTE
HA CORSO CON ME.
PIANO LA SERA
SI LASCIAVA PRENDERE DAL BUIO
ERA L'ORA DELLA MESSA
A MADONNA DELLE GRAZIE
ERA TARDI
LA CAMPANA
GIA' AVEVA SUONATO.
HO CORSO SIGNORE
CON TUTTA LA FORZA CHE AVEVO
MI SONO STREMATO.
SIGNORE
SONO ARRIVATO IN TEMPO
SUDATO
STANCO
CON IL CUORE CHE MI SCOPPIAVA IN GOLA
NELLE TEMPIE.
COME ALLORA,
BAMBINO,
CON GIOIA.
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