venerdì 3 giugno 2011

IL SENSO TEATRALE DELLA DIVA SENZA VOCE . GANNA WALSKA DA "STORIE DI INSOSPETTABILI GIARDINIERI DI DELFINA RATTAZZI ED. CAIRO EDITORE

seguito e fine
Come una signora della Belle epoque, che si considererebbe nuda senza i suoi gioielli, l'ornamento è parte integrante del fascino un pò assurdo di Lotusland. Statue di cupidi fanno capolino fra la vegetazione.Geodi di ametista o quarzo rosa sono disseminati fra i sentieri lastricati in ciottoli, con disegni di mosaici inventati di sana pianta. Fontane composte da conchiglie di vongola gigante lasciano sgocciolare l'acqua in una vasca tappezzata dalla madreperla dell'abalone. Pezzi di vetro blu, piante sospese nella garza che sembrano meduse e un teatro di verzura popolato da un pubblico di statue di pietra, che si contempla da un palco ritagliato nel verde, sono solo alcune delle soprese che attendono il visitatore di Lotusland.Costato quarant'anni di fatica e una quantità imprecisata di denaro, trabocca di umorismo, forse involontario.




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