domenica 8 maggio 2011

LA VITA DIFFICILE DEGLI IMPRESSIONISTI (DAL LIBRO "VORTICI DI GLORIA" DI IRVING STONE ED TEA-DUE) .. SEGUITO

.....La mostra del Salon fu divisa in due parti.una nei Champs-Elysees, l'altra sulla riva sinistra, nel Champ-de-Mars. Gustave Courbet affittò un terreno a metà strada fra le due, ai bordi della Senna vicino al Pont de l'Alma, e costruì una galleria per ospitare la propria esposizione per il resto della vita, protestando :"Non manderò più nulla alle mostre del governo, dal quale sono stato trattato così male".
Gli costò cinquemila franchi. Appese centoquindici opere divise in nove gruppi:una stupefacente mole di lavoro. Ricevette meno spazio sulla stampa di quanto ottenuto nella mostra del 1855:le recensioni furono tiepide le migliori, al vetriolo le peggiori.Il pubblico era indifferente e pochi la visitarono.Due quadri furono rubati e venduti all'asta a Londra.Il venditore di biglietti, un ex zuavo, imparò come imbrogliare, rubando circa cinquemila franchi.Gli incassi coprirono a malapena i costi giornalieri.Vendette due tele, "Gli spaccapietre" per sedicimila franchi e "Povertà nel villaggio" per quattromila; ma l'investimento fu ampiamente in perdita. Edouard Manet usò anch'egli il proprio capitale per costruire una galleria personale, in un padiglione più modesto. Espose cinquanta opere, ma non ne vendette nessuna.La gente la visitò, ma soltanto per divertirsi, non per valutare i quadri. Totalmente frustrato, il gruppo di Batignolles decise come ultima risorsa di presentare una petizione a Napoleone III per un altro Salon des Refuses. Camille, Renoir, Sisley e Bazille stesero il documento nella forma più appropriata, poi lo spedirono a Versailles.
L'imperatore non vide ragioni per un'altra esplosione di dipinti.


Courbet - la povertà nel villaggio

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