lunedì 11 aprile 2011

OHI MARI'....(ARDENGO SOFFICI)

PALAZZESCHI, ERAVAMO TRE,
NOI DUE E L'AMICA IRONIA,
A BRACCETTO PER QUELLA VIA
COSI' NOSTRA ALLE VENTITRE'.

IL NOME, CHI LO RICORDA?
DALLE PARTI DI SAN GERVASIO;
SILVIO PELLICO O METASTASIO;
C'ERA SULL'ANGOLO IN BLU.

MI RICORDO PERO' DEL RESTO:
L'OMBRA D'ORO SULLE FACCIATE,
QUALCHE RAGGIO NELLE VETRATE;
AGIATEZZA E ONORABILITA'.

TUTTO NUOVO, LE LASTRE AZZURRE
DEL MARCIAPIEDE ANNAFFIATO,
LE PERSIANE VERDI, IL SELCIATO,
I LAMPIONI COLOR CAFFE';

GIARDINETTI DISINFETTATI,
CANARINI AI SECONDI PIANI,
DROGHIERI, BARBIERI, ORTOLANI,
UN SIGNORE CHE GUARDAVA IN SU;

UN ALTRO SEDUTO AL BALCONE,
CALVO, CHE LEGGEVA IL GIORNALE,
TRA I GERANI DEL DAVANZALE
UNA BAMBINAIA COL "BEBE'".

- CHE BELLA VITA - DICESTI -
AMMOGLIATI, UNA DECORAZIONE,
QUI TRA QUESTE BRAVE PERSONE,
I MODELLI DELLA CITTA'.

CHE BELLA VITA, FRATELLO! -
E IO SAREI STATO D'ACCORDO;
MA UN ORGANETTO UN PO' SORDO
SI MISE A CANTARE: "OHI MARI'"...

E FUMMO QUATTRO ORAMAI
A BRACCETTO PER QUELLA VIA.
PECCATO!LA MALINCONIA
S'ERA INVITATA DA SE'.

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