COM'ERI QUAND'ERI SCOLARA, IL TUO CIUFFO
CALATO SUGLI OCCHI. (LA STANZA RICEVE
UN POCO DI DEBOLE SOLE).
QUI SIAMO NOI DUE, QUI GIUNTI PER ORA
RECATI DAL TEMPO: TU ANCORA
CONFIDI NEI GIOVANI ANNI
E NELLA LEGGERA FIGURA
CHE IN ESSI HAI COMPOSTA, NEI GESTI CHE AVEVI
QUAND'ERI SUI COMPITI ANCORA.
SEI ORA MIA MOGLIE, MI ESISTI VICINA:
STUPITO TI GUARDO CHE VIVI.
Autoritratto di Franco Fortini |
Vi taglio le palle se non mettete la parafrasi ora
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