E GIA' LA SERA LENTAMENTE AVANZA,
E IL CREPUSCOLO BIGIO DRAPPEGGIAVA
DI PALLORE LE FORME DELLA VITA.
SILENZIO:BELVE NELLE TANE D'ERBA
STRISCIAVANO ED UCCELLI AI LORO NIDI
RICHIUDEVANO IL SONNO FRA LE ALI
TUTTI, MA NON DORMIVA L'USIGNOLO.
EGLI VERSAVA MELODIA D'AMORE
PER ENTRO IL GREMBO DELLA LUNGA NOTTE.
SILENZIO PIU' PROFONDO.IL FIRMAMENTO
ERA UN PALPITO VIVO DI ZAFFIRI;
ED ESPERO,SEGNACOLO DEL GREGGE,
AVANTI AL CORO D'ASTRI ERA LUCENTE.
ULTIMA SI LEVAVA TRA LE NUBI
DENSE,LA LUNA,REGALMENTE CINTA,
INARCANDO SUL MONDO CHE RIPOSA
L'ARGENTO DELLA TUNICA LEGGERA.
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