mercoledì 30 agosto 2017
lunedì 21 agosto 2017
La dogaressa (Josè- Maria de Heredia 1842-1906)
SONO DI MARMO, I PORTICI, PER CUI, TRA LUCI ACQUATICHE
CONVERSANO I SIGNORI, CHE DIPINSE TIZIANO.
LE PREZIOSE COLLANE- MASSICCE, A GRANO GRANO-
DAN RISALTO AL FULGORE DELLE ROSSE DALMATICHE.
ESSI GUARDAN, DAL FONDO DELLE LAGUNE ESTATICHE,
CON OCCHI, IN CUI RISPLENDE UN ORGOGLIO SOVRANO,
SOTTO LA VOLTA CHIARA DEL CIELO VENEZIANO,
BALUGINAR D'AZZURRO DELLE ACQUE ADRIATICHE.
E, MENTRE CHE IL BRILLANTE SCIAME DEI CAVALIERI
TRAE LA PORPORA E L'ORO PER GLI SCALONI ALTIERI
INTRISI TUTTI IN LUMI DI ZAFFIRI E BALASCI,
INDOLENTE E SUPERBA, UNA DAMA, IN DISPARTE,
- RIVOLGENDOSI A MEZZO, TRA I BROCCATI , CON ARTE-
RISORRIDE AL NEGRETTO, CHE LE REGGE LO STRASCICO.
CONVERSANO I SIGNORI, CHE DIPINSE TIZIANO.
LE PREZIOSE COLLANE- MASSICCE, A GRANO GRANO-
DAN RISALTO AL FULGORE DELLE ROSSE DALMATICHE.
ESSI GUARDAN, DAL FONDO DELLE LAGUNE ESTATICHE,
CON OCCHI, IN CUI RISPLENDE UN ORGOGLIO SOVRANO,
SOTTO LA VOLTA CHIARA DEL CIELO VENEZIANO,
BALUGINAR D'AZZURRO DELLE ACQUE ADRIATICHE.
E, MENTRE CHE IL BRILLANTE SCIAME DEI CAVALIERI
TRAE LA PORPORA E L'ORO PER GLI SCALONI ALTIERI
INTRISI TUTTI IN LUMI DI ZAFFIRI E BALASCI,
INDOLENTE E SUPERBA, UNA DAMA, IN DISPARTE,
- RIVOLGENDOSI A MEZZO, TRA I BROCCATI , CON ARTE-
RISORRIDE AL NEGRETTO, CHE LE REGGE LO STRASCICO.
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