mercoledì 14 settembre 2016
martedì 6 settembre 2016
L 'ANGELO CUSTODE di Giov. Cenci da " Affetti gentili"
Un angelo conobbi, che veniva
si' come messo di celeste amore ;
era di Dio la voce , e nel dolore,
co' baci suoi le gote mi lambiva.
Egli era di bontà una fonte viva ,
seco mi trasse , e favellommi al core ,
coll'ali mi coprì, donommi un fiore ,
il cui gentil profumo l'alma empiva.
Al mondo non v'à figlio, sposo e padre,
che si somigli ad angelo si' bello,
da Dio eletto fra l'eterne squadre.
Di cielo è sceso a darmi un santo anello,
più di sorella, figlia, sposa e madre
ei m'ama e dice ognor : MI SEI FRATELLO.
si' come messo di celeste amore ;
era di Dio la voce , e nel dolore,
co' baci suoi le gote mi lambiva.
Egli era di bontà una fonte viva ,
seco mi trasse , e favellommi al core ,
coll'ali mi coprì, donommi un fiore ,
il cui gentil profumo l'alma empiva.
Al mondo non v'à figlio, sposo e padre,
che si somigli ad angelo si' bello,
da Dio eletto fra l'eterne squadre.
Di cielo è sceso a darmi un santo anello,
più di sorella, figlia, sposa e madre
ei m'ama e dice ognor : MI SEI FRATELLO.
Murillo |
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