lunedì 30 maggio 2016

L'ERBA... ( EMILY DICKINSON )

L'erba ha così poche occupazioni -
un mondo di semplice verde
con solo farfalle su cui meditare
e api da ospitare -
non ha da fare altro che cullarsi
tutto il giorno ai suoni melodiosi
che le brezze portano leggere -
e accogliere in grembo la luce -
e inchinarsi ad ogni cosa -
e infilare le gocce di rugiada
come perle per tutta la notte -
e diventare così raffinata
che una duchessa invano attenderebbe
da lei un invito, un saluto,
un'attenzione.
E quando muore non fa che trapassare
in odori divini -
come umili spezie addormentate
o nardi che si spengono -
per finire in supremi fienili
e sognare tutti i giorni.
L'erba ha così poche occupazioni -
mi piacerebbe tanto essere fieno.

lunedì 16 maggio 2016

NUVOLE (ADA NEGRI)

Passano grandi nuvole pei cieli
e passano lor grandi ombre sui monti.
Bianche nei cieli l'errabonde nuvole,
nere sui monti l0ombre.
Erra il mio spirito
con esse, or chiaro, or fosco,
ora sperduto in lontananze cerule,
or camminante per roccia e per bosco.
E fermarsi non può : che' verso l'alto
lo chiama il sogno a vie di luce e d'aria
inesplorate - e lo ripiomba in terra
dell'uomo la condanna millenaria.

lunedì 9 maggio 2016

PICCOLA NUVOLA DI PRIMAVERA ( UGO BETTI 1892 - 1953)

Dopo l'acquata le nuvole, pronte,
pigliano il volo, scavalcano il monte.
Or con la gonna di velo sottile,
la più pigra s'impiglia al campanile.
- Lasciami, con codesta banderuola ;
mi strappi tutta ! Son rimasta sola! -
Ma il campanaro senza discrezione
le risponde col campanone!

Che sobbalzo, che sgomento!
Per fortuna c'era il vento
che con tutta galanteria
la piglia e se la porta via.
La porta a spasso lieve lieve
sul torrente, sulla pieve ;
tutto il mondo le fa vedere,
tetti rossi, maggesi nere ...

E che brillio di vetri e foglie!
Quanti bambini lungo il rio!
Quante vecchie sulle soglie!
Che festa, che chiacchierio !
Bimbi e rondini a strillare,
e bucati a salutare,
e ragazze alla finestra ...
ed il poeta a stillarsi la testa !

O primavera, uccelletto fuggitivo,
tu canti, io scrivo.

lunedì 2 maggio 2016

L' ORTO ABBANDONATO

C' è un orto abbandonato ormai da qualche anno, è ben recintato e qualche albero sopravvive ancora. Ci sono tre susini che nell'inverno hanno perduto qualche ramo, ma in primavera erano in fiore e ora sembrano rivivere , c' è un alto albero di pere  ( forse abate ? ) che ha avuto una sontuosa fioritura e ora le sue foglie lucenti danno rifugio ai passerotti ; il più fragile è stato un pesco che non è sopravvissuto all'inverno. Ci sono un magnifico alloro, un rosmarino che sta fiorendo  di blu e un cespuglio di salvia così così. Alte erbe lo hanno invaso e se nei primi anni qualche ortaggio coltivato spuntava ancora ora c'è solo più in un angolo qualche girasole e un bellissimo cespuglio di malva. E' un orto comunque molto frequentato : gazze, colombe , merli e passerotti  ne hanno fatto un giardino privato e anche qualche gatto di passaggio non disdegna un sonnellino al sole fra l'erba. Ci sono api e d'estate un grillo canta , in fondo è un posto felice.