domenica 26 luglio 2015

ACQUA SORGENTE ( ANTONINO ANILE 1869 - 1945)

Acqua sorgente, che dal piè del monte
rompi e in un riso limpido ti sveli,
l'occhio ti segue fino a che ti celi
nella stretta bianchissima del ponte .

Tu la virtù della segreta fonte
doni agli alberi antichi e ai tenui steli,
e abbeveri le mandrie, e corri e aneli
al mare aperto all'ultimo orizzonte.

Acqua che sorgi, che corri alla foce
come una vena al cor, per ritornare
ardua nube nel circolo fecondo,

farà l'anima mia, voce, esil voce
di verso, anch'essa un po' di bene al mondo,
volta alla morte, come un fiume al mare?



lunedì 20 luglio 2015

CAINO ( RENZO PEZZANI )

Tornò ansando, Caino
nel folto del suo giardino.

Prese un ferro di fatica
e tra gramigna e ortica

fece un solco, l'approfondì
e il coltello vi seppellì.

Un coltello insanguinato
che dal fuoco parea cavato.

***

Viene la notte, l'ombra cala
silenziosa come un'ala

ala di corvo scura scura
con un vento di sciagura;

e dormire non può, Caino.
Vede un fuoco nel giardino

una lama di fuoco acuta
che lo cerca e che lo scruta.

Egli ha paura, si sente vile.
Prende il picco, prende il badile,

su quella fiamma la terra butta.
Suda una notte ma non l'ha distrutta.

Su quella fossa a poco poco
è nato un colle, una rupe di fuoco.

Caino gronda sudor dalla fronte
e quella rupe diventa un monte.

Per chi la vede bruciar di lontano
quella montagna somiglia un vulcano.

Chiama il Signore : - Caino! - E Caino
trema nascosto in folto di spino

dove tra erbe malefiche striscia
sola compagna di colpa, la biscia.

- Qui c'è una greggia - gli dice il Signore -,
la greggia è sparsa e non vedo pastore.

Non vedo Abele. Sai dirmi dov'è ?
- Abele mi odia e non vive con me.

- Vedo una vampa di sangue che rugge !...
- Sangue di lupo ferito che fugge.

- Odo nell'aria un richiamo, un lamento!
Odo d'Abele la voce nel vento.

Fammi vedere le mani, Caino !
- Mandano sangue, han toccato lo spino.

- Fammi vedere i tuoi occhi ! - Non posso.
Il sol m'abbacina !... - Che occhio rosso !

E' occhio d'uomo ed à sguardo di belva;
teme la luce del giorno e s'inselva.

Fammi vedere il tuo cuore !...- Caino,
ricorda un cuore, il suo cuor, di bambino,

e invan lo cerca frugandosi tutto.
Aveva un cuore e quel cuore è distrutto.

Abele giace e la greggia cammina.
Caino fugge e fuggendo trascina

con sé la morte nell'anima oscura.
Non ha rimorso, ma soltanto paura.

mercoledì 15 luglio 2015

SERA DI VERSILIA ( ALFONSO GATTO)

Come il mare deserto stacca il molo
nel cielo puro del tramonto, solo
resta sul tetto di lamiera un fioco
riverbero del giorno. A poco a poco
appassisce nell'aria anche il clamore
monotono d'un grido e nell'odore
largo del vento e della sera stagna
la pineta già d'ombra, la campagna
deserta nei suoi pascoli, nel raro
lume d'acque. Ora il silenzio è chiaro.
E la notte verrà con l'incantate
terrazze ai balli forti dell'estate,
al novilunio tenero dell'Alpe.

domenica 5 luglio 2015

LA ROSA GIALLA ( ADA NEGRI)

Come s'è schiusa? In qual momento? Forse
stamane all'alba. Nessun occhio mai
vide schiudersi un fiore : indegno è l'uomo
d'assistere a miracolo sì grande
e sì fugace. Era un bocciuolo : un duro
bocciuolo, ieri, in sepali costretto
d'un verde acerbo, e fra gelosi spini :
non osavi sfiorarlo : non osavi
quasi mirarlo. Ma stamane, all'alba,
mentre s'apriva, lo guardò la stella
dei pastori, Lucifero, ch'estrema
ride in fondo al sereno ; e poi scomparve.
Or mostra il cuor di fiamma, incoronato
di petali sfumanti in un colore
fra l'oro e l'ambra . uguali, che l'un sembra
l'altro ; e l'aroma, più che per le nari
carezza, è bacio per le labbra. Vive
essa una sua meravigliosa vita
che non comprendi, ma che senti colma
solo d'amore : canta un suo felice
canto di cui ciascun petalo è strofa,
e il profumo armonia che per le strade
dei sensi in te si fa quasi dolore.
Ne' tu pensi di coglierla : ch'è il dono
più caro è quello che la man non tocca.
Cadrà, da sé, tranquilla, a sera, senza
soffrire. E sboccieranno altre sul ramo ;
ma non più questa, non più questa. Solo
una volta si vive : o donna, e tu
del tuo giorno sei già verso la fine.