lunedì 24 novembre 2014

IL LEONE E LA FORMICA (NICOLA LISI )

Un leone scambiò un tuono per il muggito di un animale avverso, pronto ad assalirlo. Si guardò intorno e vide una formicola ; minacciandola con una zampa alzata, le chiese spiegazione del suo contegno. Rispose l'accorta formicola : - E vorresti darmi ad intendere che un tal rumore possente non sia la tua degna voce? Via, ti prego, non burlarti di me.
Allora il leone le sorrise in modo da farle capire che aveva detto giusto e, ritirando a sé la zampa, le permise d'entrare liberamente in un buco.
Quel che accadde fra la formica e il leone, avviene spesso fra il debole e il potente.

martedì 18 novembre 2014

IL FIGLIO SAPIENTE ( L. TOLSTOI)

Un figlio arrivò dalla città in casa di suo padre, in campagna. Il padre disse : - Ora è tempo della falciatura, prendi un rastrello e vieni con me, aiutami!-
Ma il figlio non aveva voglia di lavorare e rispose :- Io ho studiato le scienze e ho dimenticato tutti i termini contadineschi ; che cos'è un rastrello? - Proprio in quel momento passava pel cortile ; inciampò su un rastrello e ne rimase colpito alla fronte. Allora si ricordò che cosa fosse un rastrello, si batté la mano sulla fronte ed esclamò : - Chi è quello stupido che ha gettato qui un rastrello!

lunedì 10 novembre 2014

IL FUMO E LANUVOLA ( LUIGI FIACCHI 1754-1825)

   Da un camino un giorno il fumo uscia,
e, in densi globi accolto,
s'era inoltrato molto
su per l'etera via,
quando egli in certa nuvola s'avvenne
che a suo diporto gìa
de' venti su le penne.
    Allor pieno d'albagia
a gridar cominciò: - Su la mia strada,
olà, si faccia largo, non si vuole ei dalla bassa
gente tenere a bada. -
La nuvola, sentendo questo tono
di grandezza e d'impero,
disse : -Chi sei tu dunque? - Il fumo io sono.
Io del fuoco son figlio , e il fuoco, il sai,
è fratello del Sol, per cui dal suolo
tu sì sublime ascendi :
onde da questo solo
quale io mi sia comprendi.
    Allor la nuvoletta
al superbo rispose : - Oh ! certamente
per esser voi d'origin sì perfetta
avete aria ben cupa, e, perdonate
se un pochetto pungente
vi parrà il mio sermone,
voi per fermo sembrate
figlio del fuoco no, ma del carbone.
Or ascoltate un poco
queste mie brevi note,
signor figlio del foco,
del Sol signor nipote:
io ben farovvi onore
quando simil sarete al genitore.
    La favola consiglia
che non si vanti de' grand'avi suoi
chi poi non gli somiglia.

martedì 4 novembre 2014

SOLDATO ( GIUSEPPE UNGARETTI)

Di che reggimento siete
fratelli?
Fratello
tremante parola
nella notte
come una fogliolina
appena nata
saluto
accorato
nell'aria spasimante
implorazione
sussurrata
di soccorso
dell'uomo presente alla sua
fragilità.